Violenza e abusi a carico delle donne migranti: i risultati del rapporto "Ricerca Abruzzo" illustrati domani al seminario del progetto Iris-Daphne
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- ultima modifica 15/11/2011 15:02
Il Rapporto fotografa il fenomeno delle violenze e degli abusi nei confronti delle donne migranti presenti sul territorio. Nel 34% dei casi rilevati la violenza viene dal datore di lavoro; gli operatori socio-sanitari intervistati confermano la presenza sul territorio di pratiche dannose, come le mutilazioni genitali femminili.
Domani 16 novembre, dalle 9 alle 14, presso la sala polifunzionale di via Comi, la Provincia di Teramo organizza il seminario locale del progetto IRIS, cofinanziato nell’ambito del programma comunitario “Daphne III”, sul tema: "Percorsi di accoglienza tra culture e servizi in rete". Nell’occasione saranno presentati i risultati del “Rapporto ricerca Abruzzo”, un’indagine svolta su testimoni privilegiati, quali operatori e addetti ai servizi socio-sanitari locali, che svela le dimensioni del fenomeno delle violenze e degli abusi a carico delle donne migranti presenti nei territori delle province di Teramo e Pescara, con particolare riferimento a quelli legati a pratiche tradizionali dannose.
Tra le province abruzzesi è quella di Teramo ad accogliere il maggior numero di immigrati (21mila) , con quasi il 7% della popolazione residente costituita da stranieri, con prevalenza di donne (52,52%). E soprattutto donne (63,3%) sono gli utenti che si rivolgono ai servizi presenti sul territorio (ospedali, ambulatori, sportelli immigrati ecc.) Nel seminario di domani saranno, in particolare, presentati i dati analitici del fenomeno, rilevati attraverso una duplice ricerca quantitativa (somministrazione di questionari) e qualitativa (interviste agli operatori). Tra le risultanze più significative è che il 71% del campione intervistato dichiara di essere venuto a conoscenza nell’ultimo triennio di situazioni di violenza subìte da donne migranti. Per quanto riguarda le forme di violenza osservate, al primo posto episodi di violenza psicologica (87%); seguiti da violenza verbale (75,7%) e violenza fisica (58,6%); numerosi anche i casi (77%) di accertamento della compresenza di più forme di violenza. La ricerca mette in luce anche l’esistenza sul territorio abruzzese del fenomeno delle mutilazioni genitali femminili (riscontrate da oltre il 21% degli operatori intervistati). Emerge ancora una volta come la violenza sulle donne avvenga soprattutto tra le mura domestiche (l’autore risulta il marito/partner nell’84% dei casi rilevati); in un numero significativo di casi (34%) le violenze vengono perpetrate dal datore di lavoro.
“Questa indagine - spiega l’assessore alle politiche sociali, Renato Rasicci – consente di tracciare una mappatura veritiera e aggiornata di un fenomeno che resta in gran parte sommerso e di difficile rilevazione, quale quello della violenza contro le donne e in particolare delle donne immigrate, sul territorio provinciale. Questo ovviamente facilita anche per le istituzioni l’individuazione delle migliori tipologie di intervento e di presa in carico delle vittime. Si evidenza in particolare, un forte bisogno di mediazione sociale e culturale. In questo ambito, la nostra Provincia, anche come partner cofinanziatore del progetto, è molto attiva come dimostra la continuità delle attività svolte dal Centro polivalente Melting Point di Martinsicuro, autogestito dalle stesse associazioni di immigrati; il finanziamento di interventi di mediazione culturale nelle scuole di ogni ordine e grado del territorio al fine di facilitare i percorsi di integrazione e il fiore all’occhiello rappresentato dal nostro Centro antiviolenza, “La Fenice”, con il quale la nostra Provincia è stata ammessa a far parte, prima quale territorio pilota, del Progetto Arianna promosso dal Dipartimento delle Pari Opportunità attraverso la firma, nel febbraio scorso, di un apposito protocollo d’intesa”.
Al Seminario del progetto interverranno, tra gli altri, il presidente della Provincia, Valter Catarra, l’assessore regionale alle pari opportunità, Federica Carpineta, gli assessori al ramo delle Province di Teramo e Pescara, Renato Rasicci e Valter Cozzi, referenti delle associazioni “Le Onde” Onlus e Ananke; referenti degli sportelli Iris di Pescara e Teramo, i direttori generali delle Asl di Teramo e Pescara, Varrassi e D’Amario.
Teramo, 15 novembre 2011