Violenza contro le donne: storie di tutti i giorni
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- ultima modifica 16/03/2009 10:21
La Commissione Pari Opportunità promuove una riflessione ad un anno dall'apertura del Centro Antiviolenza "La Fenice"
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Ad un anno dall’apertura del Centro Antiviolenza “La Fenice”, promosso quest’ultimo dalla Commissione Pari Opportunità e realizzato dall’Assessorato alle politiche Sociali, la violenza contro le donne diventa oggetto di una riflessione a tutto campo con la partecipazione di esperti ed esperte quotidianamente alle prese con un fenomeno che non accenna a diminuire e che negli ultimi anni ha assunto sfaccettature sempre più inquietanti.<br />
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A cura della Commissione Pari Opportunità, presieduta da Germana Goderecci, in un mese tradizionalmente riservato alle iniziative che accendono i riflettori sul mondo delle donne, il prossimo 19 marzo, alle ore 17, nella sala consiliare della Provincia, si svolgerà un convegno su “La violenza contro le donne: storie di tutti i giorni”.<br />
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Interverranno: l’assessore alle Politiche Sociali, Mauro Sacco; Maurizio Stupiggia - Psicoterapeuta - docente Università di Genova; Armanda Servino - Giudice del Tribunale di Teramo; Laura Colica - Sostituto Procuratore di Teramo; Stefano Cristofori - Presidente Associazione AMNIS. Concluderà i lavori la stessa presidente della CPO, Germana Goderecci.<br />
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“Storie di tutti i giorni, purtroppo – commenta Germana Goderecci – perché la violenza contro le donne, e anche contro i deboli e i più giovani, non accenna a diminuire e anzi entra prepotentemente nel nostro quotidiano attraverso fatti di cronaca raccapriccianti. Al di là della retorica e del clamore dei media, però, si fa ancora molto poco, concretamente, per frenare un crimine che nella stragrande maggioranza dei casi si consuma dentro le mura domestica”.<br />
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Per le donne tra i 15 e i 44 anni, la violenza è la prima causa di morte e di invalidità, più del cancro, della malaria, degli incidenti stradali e persino della guerra. È dentro le mura domestiche, ad opera di mariti, partner e familiari, che si consumano i drammi più dolorosi, nella maggior parte dei casi in silenzio. Le donne hanno paura di denunciare – il 90% di loro non lo fa – per mancanza di fiducia, per vergogna o perché pensano di non essere credute o hanno scarsa fiducia nelle istituzioni. <br />
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Teramo 16 marzo 2009