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Uno sportello per conciliare impegni di lavoro e famiglia

creato da Ufficio Stampa
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ultima modifica 06/06/2011 12:10

L'iniziativa è dell'Assessorato al Lavoro e della Consigliera di parità

Le difficoltà a conciliare impegni quotidiani e lavoro crescono ogni giorno, sia per le donne sia per gli uomini. Le esigenze dei figli, la presenza di anziani da accudire, i tempi dei trasporti e della mobilità urbana, gli orari dei servizi non sempre compatibili con quelli del lavoro: tutto questo determina problemi che incidono non solo sulla qualità della vita delle persone, ma anche sull'organizzazione delle imprese.

 

È questa la ragione che ha spinto l'Assessorato al Lavoro e alla Formazione professionale e la Consiglierà di Parità della Provincia ad attivare uno sportello per la conciliazione lavoro/famiglia, tramite il quale si può avanzare richiesta anche per  l'accesso al Fondo nazionale per le politiche di conciliazione (legge 53 del 2000).

 

Si tratta di misure a fondo perduto a sostegno delle aziende per promuovere ed incentivare forme di flessibilità dell'orario di lavoro a vantaggio della lavoratrice madre o del lavoratore padre, anche quando uno dei due sia lavoratore autonomo, ovvero quando abbiano in affidamento o in adozione un minore con priorità per i genitori che abbiano bambini fino a 12  anni di età o fino a 15  anni.

 

Il via al progetto è stato dato nelle scorse settimane, con la firma del relativo protocollo d'intesa tra Provincia, associazioni datoriali e sindacati. Lo sportello è stato invece attivato nei giorni scorsi all'interno dei Centri per l'impiego e si rivolge a responsabili aziendali del personale e della formazione, associazioni di categoria, rappresentanti sindacali, ordini professionali, consulenti del lavoro e commercialisti, imprenditori e lavoratori autonomi. Lo scopo è quello di sostenere l'ideazione e la progettazione di interventi a sostegno della conciliazione.

 

"Il nostro obiettivo - spiega l'assessore al Lavoro, alla Formazione professionale e alle Pari opportunità, Eva Guardiani - è quello di offrire uno strumento in più ai lavoratori e alle lavoratrici che hanno problemi a rendere compatibili i loro impegni professionali con le esigenze familiari. Una situazione che, spesso, rende il clima lavorativo meno sereno e motivato".

 

" Per le imprese affrontare i temi della conciliazione può essere un vantaggio, anche in termini di minori costi e maggiore produttività - dichiara la Consigliera di parità, Germana Goderecci - proprio perché, per effetto del benessere organizzativo, si lavora meglio. Quest'iniziativa tende dunque a promuovere l'utilità della conciliazione nell'interesse non solo di chi lavora ma anche delle aziende".

 

I destinatari degli interventi possono essere aziende private, aziende sanitarie locali, lavoratori autonomi e liberi professionisti che presentino un progetto di intervento sottoscritto da accordo sindacale o, laddove  non è presente il sindacato, dall'Ufficio della Consigliera di Parità.

 

È prevista la copertura fino al 100% delle spese sostenute dal proponente per attivare innovazioni organizzative e/o strutturali. Il progetto, redatto su apposito formulario, va inviato insieme all'accordo aziendale al Dipartimento Politiche della famiglia c/o la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

Le scadenze annuali per la presentazione sono tre: 10 febbraio, 10 giugno, 10 ottobre.

 

Lo sportello, gestito dal consulente Francesco Camarda, è aperto a Teramo, presso il Centro per l'impiego, in via Campana 10, martedì e giovedì dalle ore 16 alle 17,30 e presso i Centri per l'impiego di Roseto, Giulianova e Nereto tutti i lunedì (previo appuntamento) dalle ore 9,30 alle 10,30. Per informazioni, è possibile contattare il consulente al numero di telefono 0861.331832.

 

 

 

Teramo, 6 giugno 2011

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