Un'associazione fra enti e privati per garantire microcredito a chi è in difficoltà Presentato il progetto "Ass.i.s.te"; la Provincia fra gli enti promotori
creato da Ufficio Stampa
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- ultima modifica 12/03/2009 14:05
Il modello è quello del microcredito, l’obiettivo quello di dare sollievo a cittadini in difficoltà o di finanziare l’avvio di piccole attività autonome. Il progetto Ass.i.s.te. nasce per quelle persone che, normalmente, non avrebbero accesso al credito
L’idea di creare una onlus fra enti e istituzioni locali con il coinvolgimento del mondo bancario, è dell’ex prefetto di Teramo, Eugenio La Rosa, oggi presidente della Banca di credito cooperativo dell’Adriatico teramano. Uno strumento a difesa dei deboli e, allo stesso tempo, di promozione sociale. Inizialmente dovrebbe funzionare per le persone e le famiglie in difficoltà e, a regime, anche per i giovani o comunque singoli cittadini che presentino iniziative ritenute meritevoli di essere finanziate.
Dopo una serie di incontri, anche informali, è sorto un Comitato promotore formato oltre che da Eugenio La Rosa, anche da monsignor Michele Seccia, vescovo della Diocesi Teramo – Atri; da Ernino D’Agostino, Presidente della Provincia di Teramo, da Alfiero Barnabei, presidente dell’Unione degli Industriali, da Mario Nuzzo, presidente della Fondazione TERCAS, da Flaviano Montebello, dirigente della Consoform provinciale e da Gloriano Lanciotti, direttore della CNA.
La Provincia si è impegnata ad aderire alla onlus e a versare 50 mila euro subito dopo l’approvazione dello Statuto in Consiglio provinciale.
Questo il percorso che dovranno intraprendere anche le altre istituzioni alle quali, il presidente Ernino D’Agostino, questa mattina, nel corso della conferenza stampa di presentazione, ha lanciato un appello: “In Italia come nel mondo si stanno moltiplicando iniziative di questo genere – afferma – i fatti e le cifre dimostrano che il microcredito è uno strumento efficace per rimettere in moto le piccole economie familiari. Ovunque, questi progetti, sono animati da enti pubblici, fondazioni e anche benefattori. Mi auguro che in tanti seguano l’esempio del comitato promotore e aderiscano ad Assiste per dare linfa ad un’idea che aiuta i singoli e le persone ma contribuisce, più in generale, a sostenere il sistema produttivo evitando indebitamenti e impoverimenti, e quindi la drastica riduzione dei consumi, favorendo l’avvio di piccole attività economiche”.
“L’azione dei promotori – ha sostenuto il presidente della Banca di credito cooperativo Adriatico Teramano, Eugenio La Rosa - è ispirata all’esigenza di affermare i principi della mutualità, della solidarietà e della sussidiarietà propri tanto della dottrina sociale della Chiesa quanto della strategia civile di Lisbona. L’attività promossa non è ascrivibile al campo della semplice azione di elargizione in quanto poggia fondamentalmente sul settore creditizio, anche se agevolato, con motivazioni di carattere sociale”.
E, infatti, l’associazione Assiste, mutuerà in parte le modalità del sistema creditizio: saranno aperti centri di ascolto in tutta la provincia (ci si servirà della rete di servizi già esistente come ad esempio gli sportelli dei Centri per l’Impiego); un gruppo di valutazione esaminerà le richiesta di credito; ci sarà poi una fase istruttoria e infine l’erogazione del prestito che verrà concesso senza garanzie materiali purchè, la persona richiedente: “ sia ritenuto in possesso di una stima sociale che dia validità e fiducia all’impegno d’onore assunto sulla parola”.
L'ammontare massimo del finanziamento ed il tasso applicato, comunque poco più simbolico, saranno stabiliti da un Piano operativo annuale che il Consiglio di direzione predispone e sottopone alla approvazione dell’assemblea. Non sono previste né spese di istruttoria nè penali per l'estinzione anticipata. Gli organi di amministrazione dell’associazione svolgeranno la loro azione a titolo gratuito.
Quasi il 40% degli italiani ha almeno un prestito in corso, il 25% — dati della Banca Mondiale—è escluso dal credito e dai servizi finanziari. È per loro che il microcredito cresce: nell’ultimo biennio, le somme erogate sono aumentate del 33%, i beneficiari del 24% (III Rapporto sul microcredito in Italia, CBorgomeo&Co). Studenti e «atipici», donne e immigrati, over 40 «espulsi» dal mercato del lavoro. Ma anche famiglie normali, quelle che sempre più spesso contano i giorni chemancano al fatidico 31. Nato in Asia, dall’esperienza di Muhammad Yunus, il prestito che coinvolge e non esclude, che dà fiducia e dignità, si sta affermando anche nel «primo mondo», su tutti i livelli del mercato: dalle esperienze di base alle realtà «virtuali».
Teramo 12 marzo 2009