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Tecnologie a basso impatto ambientale per abbattere tempi e costi dei lavori "sottotraccia"

creato da Ufficio Stampa
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ultima modifica 21/03/2012 15:13

Gli innovativi sistemi riducono dell'80% i costi economici e sociali delle opere pubbliche e del 70% i rischi di incidenti nei cantieri

Se ne è parlato oggi nel corso del Workshop “Le tecnologie a basso impatto ambientale: campi di applicazione e vantaggi” organizzato da IATT (Italian Association for Trenchless Technology) e Sirti Spa con il patrocinio della Provincia all’Hotel Sporting di Teramo.


“GEORADAR S-GPR3D Real Time” è un’avanzata tecnologia che consente di minimizzare tempi e costi connessi all’analisi del sottosuolo, verificando in tempo reale la presenza di eventuali ostacoli agli scavi: una tecnologia che abbatte i tempi di lavoro, riduce dell’80% i costi economici e sociali delle opere pubbliche e riduce del 70% i rischi di incidenti nei cantieri.


Sempre più frequentemente per la posa di cavi sono utilizzate tecniche poco invasive, che consentono di velocizzare i lavori di posa e di minimizzare i disagi causati dall’ingombro stradale del cantiere.
Queste attività di scavo, fino ad oggi, erano limitate dal fatto che non ci si poteva accorgere per tempo della presenza di sottoservizi con la conseguente rottura di cavi telefonici e cavi energia, tubi per l’adduzione di gas o acqua, con notevoli problemi per la collettività e un aumento consistente dei costi di lavoro.
Per ovviare a questi limiti Sirti - società italiana leader nel settore dell’ingegneria e dell'impiantistica di rete - ha “ingegnerizzato” e sviluppato una soluzione di indagine del sottosuolo che, lavorando in Real Time e in tre dimensioni, permette un’ottimizzazione dell’indagine georadar. Il sistema sviluppato è assolutamente innovativo in quanto:
◦ restituisce risultati in tempo reale, facilmente comprensibili anche da personale senza particolari skill tecnici;
◦ effettua una scansione 3D dell’area di interesse con una sola scansione/passaggio;
◦ non richiede un’elaborazione dei dati, l’analisi avviene in tempo
◦ reale ed è contemporanea allo scavo.

Il sistema è stato presentato durante la giornata formativa, dedicata ai tecnici del settore pubblico e privato, alla quale seguirà anche un incontro organizzato in ambito regionale.


“Un’iniziativa di aggiornamento molto utile – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Elicio Romandini – in quanto offre una panoramica sulle tecnologie a basso impatto ambientale più innovative disponibili sul mercato. Come Provincia imporremo che tutti i progetti esecutivi siano integrati con indagine conoscitiva con tecnologia georadar nel sottosuolo, in modo di avere una precisa mappatura dei sottoservizi che potrebbero interferire con le nostre opere, con conseguente riduzione dei costi e dei tempi di realizzazione dei lavori”.


“Questo workshop – afferma Edoardo Cottino, Chief Technology Officer di Sirti – testimonia l’attenzione e la lungimiranza della Provincia di Teramo nei confronti di un tema importante e attuale come lo sviluppo di tecnologie a basso impatto ambientale. Sirti è da sempre in prima linea nello sviluppo di tecnologie che consentano di minimizzare l’impatto sociale e ambientale connesso all’esecuzione di opere infrastrutturali attraverso la riduzione dei tempi d’esecuzione, e dei disagi, garantendo la massima sicurezza a cittadini e operatori. Nostro fiore all’occhiello è certamente la tecnologia ONEDAYDIG, che consente di eliminare il tradizionale cantiere, aprendo e chiudendo lo scavo nel giro di poche ore e installando sino a 400 metri di cavi al giorno in condizioni ottimali.”


“L’obiettivo – spiega Letizia Rinaldini (IATT) – è quello di arrivare a un catasto delle infrastrutture a rete del sottosuolo; in tal senso abbiamo avviato una sperimentazione incrociando i dati forniti dalle cartografie dei gestori delle reti dei sottoservizi con le verifiche tramite tecnologia georadar. Un altro grande vantaggio di queste tecnologie è quello di consentire il risanamento delle vecchie condotte, che presentano il problema delle dispersioni, senza necessità di scavi; in questo modo si minimizzano i disagi per i cittadini, il traffico veicolare e per le attività commerciali”.

Teramo, 21/03/12
 

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