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Roseto degli Abruzzi. L'assessore Vannucci incontra gli operatori degli stabilimenti balneari di Cologna Spiaggia

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ultima modifica 25/08/2009 16:12

"Regolamenti e ordinanze contradditorie. Così si danneggia il turismo. Mettiamoci attorno ad un tavolo e concertiamo una linea omogenea e condivisa per tutta la costa". A settembre un incontro provinciale sulle linee programmatiche del turismo.

Molti divieti, regolamenti comunali disomogenei nelle diverse realtà balneari mentre la spiaggia, soprattutto in alcuni punti, continua a diminuire per l'avanzare dell'erosione. Sollecitato dagli operatori balneari l'assessore provinciale al turismo, Ezio Vannucci, ha compiuto un sopralluogo a Cologna Spiaggia, incontrando gli operatori e anticipando quelli che saranno i temi di una riunione sulle problematiche del settore turismo in generale e che si svolgerà a settembre.


"Ci sono numerosi aspetti legati al turismo balneare che vanno ripensati e andranno affrontati in maniera specifica in quella occasione " ha dichiarato Vannucci dopo il sopralluogo. "Bisogna decidere cosa vogliamo fare di questo patrimonio straordinario rappresentato dalla spiaggia e dal mare. Quando ero ragazzo i lidi rappresentavano i luoghi del divertimento per eccellenza: si ballava e si faceva musica tutta la notte e queste attività rappresentavano un punto di forza culturale e turistico. I lidi sono un luogo vocato a questo tipo di attività e gli stabilimenti che si organizzano offrono un servizio importante e qualificano l'offerta turistica. Inoltre consentono a tutti, giovani e meno giovani, di divertirsi senza mettersi in macchina, senza affrontare lunghi e pericolosi tragitti. Oggi ci sono troppi divieti e ordinanze contradditorie: gli stabilimenti e i locali si trovano di fronte ad una selva di regole difficili da rispettare proprio perché in alcuni casi sono astruse, multe e chiusure mettono in ginocchio le attività e danneggiano un settore che rappresenta un pezzo molto significativo dell'economia della costa. Qui non si tratta di difendere questo o quell'impresa ma di costruire un quadro di certezze per chi investe o vuole investire nel turismo estivo e di offrire al turista una vacanza gradevole e divertente, altrimenti, non c'è dubbio, andrà altrove".


Proprio a Cologna Spiaggia è in atto una polemica fra i balneatori e il Comune per i provvedimenti restrittivi assunti dall'amministrazione nei confronti di uno degli stabilimenti.


"Ma il problema è più vasto ed è avvertito in tutto il territorio comunale; la Società dei Balneatori di Pineto e Roseto ha scritto alla Regione chiedendo la nomina di un commissario ad acta per Roseto, contestando la legittimità del Piano Demaniale. Un Piano che a due anni dalla sua adozione non ha ancora concluso il suo iter amministrativo e che probabilmente è da considerarsi decaduto. Per di più, per ammissione della stessa amministrazione comunale, non c'è un regolamento organico sulla materia degli esercizi pubblici. Ci troviamo di fronte, insomma, ad un quadro normativo tutt'altro che chiaro e Il Piano è contestato dagli operatori che ne stigmatizzano i contenuti, penalizzanti per le attività ricettive. Eppure si susseguono provvedimenti restrittivi per gli stabilimenti con notevoli danni all'economia locale e all'immagine del nostro turismo".

Alle problematiche legate alla gestione degli stabilimenti balneari, a Cologna in particolar modo, si aggiunge il costante aumento del fenomeno erosivo: "diventato emergenza dopo l'alluvione di questa primavera; in quel tratto di costa sono andati persi metri di spiaggia. Anche in questo caso i danni al turismo balneare sono notevoli.

L'assessore, quindi, avanza alcune proposte. "Il caso di Cologna Spiaggia è emblematico ma queste problematiche sono comuni a tutta la costa. Dobbiamo metterci attorno ad un tavolo e fare in modo che su tutto il litorale teramano vi siano regolamenti omogenei anche per evitare che gli operatori di un Comune siano penalizzati rispetto ad altri; occorre che queste regole, chiare e condivise, siano assunte prima della stagione estiva in maniera che gli operatori sappiano in quale regime operano; è necessario coinvolgere in questa riflessione anche gli organi di controllo e le Forze dell'Ordine che con il loro prezioso contributo possono aiutarci a fare opera di prevenzione".

Per dare vita ad un'attività di programmazione, l'assessore al turismo, ha già scritto ai Sindaci, ai Presidenti delle Comunità Montane, a quello della Camera di Commercio e del Bim, al Commissario dell'Ente Parco, preannunciando una specifica iniziativa nel mese di settembre.

"Un ruolo importante lo dovrà svolgere la Regione, che peraltro ha una competenza specifica anche sull'attuazione di funzioni amministrative in materia di demanio marittimo, non solo perché è l'ente legiferante ma soprattutto, perché per risollevare le sorti del nostro turismo abbiamo bisogno di camminare tutti nella stessa direzione".


Teramo 25 agosto 2009

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