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Sisma del 6 aprile 2009 e alluvione del 21/22 aprile 2009, appello della Provincia al Capo dello Stato

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ultima modifica 07/05/2009 16:53

La lettera inviata il 24 aprile 2009 dal Presidente Ernino D'Agostino al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed al presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi.

Un appello per ribadire con forza la necessità di riconoscimento dello stato di emergenza sia per il terremoto che ha colpito l'Abruzzo e la nostra provincia il 6 aprile 2009, sia per l'alluvione del 21/22 aprile 2009. È contenuto nella lettera che il Presidente, Ernino D'Agostino, ha inviato questa mattina al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed al presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi.

Ecco il testo della lettera:

"Questa Provincia, dopo i tristi eventi sismici che recentemente hanno scosso l'intero territorio della Regione Abruzzo, con gravissimi danni anche al territorio e alle  popolazioni teramane, è costretta  a fare fronte ad una nuova emergenza di enormi dimensioni per danni alla viabilità.

A seguito degli eventi alluvionali del 21 e 22 aprile, con allagamenti anche di abitazioni private, esondazioni, smottamenti e frane, precipitazioni di massi, il sistema viario nazionale e locale di questa Provincia è stato messo a dura prova, collassando su numerose arterie di fondamentale importanza per l'economia del territorio e l'ordinaria mobilità.

I danni subiti, già ad una prima indagine, sono per dimensione e valore gravissimi, non sopportabili con gli strumenti normativi e le risorse disponibili per l'ordinaria amministrazione.

Allo stato, costretti a vivere e fare fronte ad una emergenza dietro l'altra, le Amministrazioni locali sono spesso impotenti, in assenza di adeguate risorse finanziarie e in presenza dei vincoli di spesa imposti dalle leggi di finanza pubblica, verso le legittime richieste di aiuto e soccorso provenienti da ogni parte del territorio.

Com'è noto, inoltre, dal 23 aprile i Consigli sono stati sciolti per le imminenti elezioni amministrative.

Il momento più alto e di maggior rilievo del percorso democratico di una Repubblica e della sua gente, oggi pesa come un macigno sia sulle spalle di chi è candidato sia su quella dei cittadini che avvertono il disagio e la difficoltà degli Enti e degli Amministratori nel recepimento di istanze, tutte con il carattere dell'emergenza e dell'ineludibilità.

La presente, pertanto, non vuole essere una richiesta, ma un accorato appello alle Istituzioni che hanno responsabilità di garanzia e di governo, necessitati ad intervenire in presenza di eventi calamitosi quando  pregiudicano e squilibrano il normale sviluppo economico e la sicurezza sociale.

Con questo spirito di attaccamento e di rispetto verso le Istituzioni Repubblicane e la propria Terra, si resta in  attesa del RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI EMERGENZA  per le ragioni esposte negli allegati documenti, nonché, dell'assegnazione di fondi straordinari essenziali per fronteggiare le emergenze e il successivo ritorno alla normalità.

Certi di ricevere le giuste attenzioni, in fiduciosa attesa, si porgono cordiali saluti.

 

                                                                                              IL PRESIDENTE

                                                                                              Ernino D'Agostino

 

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