Provincia e Comune: seduta congiunta dei Consigli per il riconoscimento della Medaglia D'Oro alla Resistenza
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- ultima modifica 24/04/2025 11:32
Consiglio Comunale e Provinciale approvano all'unanimità la richiesta della Medaglia d'oro alla Resistenza
Alla seduta ha partecipato anche il Prefetto Camerino
Lunedì 28 Febbraio 2005
I consiglieri comunali e provinciali hanno approvato all'unanimità la richiesta per l'attribuzione della medaglia d'oro alla Resistenza alla città e alla provincia di Teramo. Nella riunione, convocata per questa mattina nell'aula consiliare del Municipio proprio per discutere ed approvare il documento, si sono susseguiti gli interventi dei Presidenti delle due assemblee Claudio Di Bartolomeo (Comune) e Ugo Nori (Provincia), del Sindaco Gianni Chiodi, del Presidente della Provincia Ernino d'Agostino e rispettivamente di un esponente di maggioranza e uno di minoranza dei due consessi: Alberto Melarangelo (minoranza) e Giuliano Gambacorta (maggioranza) per il Comune, Abramo Micozzi (minoranza) e Gabriele Di Simone (maggioranza) per la Provincia.
In aula consiliare era presente anche il Prefetto di Teramo, Francesco Camerino.
I lavori sono stati aperti e guidati dal presidente del Consiglio Comunale Claudio Di Bartolomeo, il quale, nel saluto introduttivo ha definito quello odierno come "Il momento più significativo della nostra storia presente. il Consiglio congiunto fa maggiormente risaltare l'unitarietà dell'intento. Quella di oggi non è una riunione formale: attraverso questo Consiglio vogliamo ribadire il legame che ci unisce con chi in un passato non molto lontano ha intrapreso la lotta per la democrazia".
Ugo Nori dal canto suo ha ricordato che "La resistenza ha ispirato i valori della Costituzione" ed ha proposto di manutendere un monumento che si trova in località Ceppo, a Rocca Santa Maria, già dedicato alla Resistenza. Ha quindi rimarcato il valore universale della lotta partigiana "riconosciuto qui da tutte le forze politiche, e che pertanto assume una forza maggiore".
Riportiamo alcuni passi degli altri interventi:
Gianni Chiodi, Sindaco di Teramo: "La cittadinanza teramana e la provincia vedono compiersi l'opera di coloro che condussero una lotta aspra per l'affermazione degli ideali di libertà, giustizia e democrazia. Furono protagonisti della Resistenza studenti e anziani, intellettuali e contadini, operai e soldati, decisi a combattere per la Libertà. Teramo decise di passare alla lotta contro gli invasori diventando un laboratorio con le caratteristiche che saranno poi fatte proprie della Resistenza dell'Italia del Nord". Chiodi ha ricordato i caduti teramani della Resistenza e dopo averne sottolineato il sacrificio ha concluso affermando che: "A noi resta l'impegno di trasmettere alle nuove generazioni i valori della libertà, giustizia e democrazia".
Ernino D'Agostino, Presidente della Provincia: "Ciò che noi vogliamo realizzare rivolgendoci con fiducia alle autorità competenti è un'antica aspirazione del mondo della cultura, dell'opinione pubblica teramana, di cittadini, di associazioni. È doveroso tornare a muovere passi istituzionali. Possiamo dirci tutti orgogliosi dall'atto che in questa sala sarà adottato. È un orgoglio che nasce dal comune attaccamento e dal riconoscerci tutti nei valori della dignità umana".
Di Simone: "Credo che non sia retorico rivolgere un ricordo a quanti hanno sacrificato la loro vita. L'attribuzione della medaglia d'oro è un omaggio anche a loro che hanno portato a noi la democrazia".
Melarangelo: "Avanziamo la richiesta del riconoscimento, perché non fu un caso se la strada verso la liberazione fascista avvenne con la resistenza di Bosco Martese. Non fu un caso se Teramo fu tra le prime città a liberarsi con le proprie forze, a dare i primi strumenti di governo, il primo comitato di liberazione. Oggi, se la nostra volontà si confermasse unanime, si consegna il dovuto e va rimarcato che questo avviene grazie alla volontà congiunta di queste nostre istituzioni".
Abramo Micozzi: "Quella di oggi è una giornata fondamentale per la comunità teramana. Mi auguro che le istituzioni possano con il cuore in mano e con molta serietà e competenza leggere e quindi vagliare attentamente tutto ciò che è stato fatto dalla commissione preposta. Le persone che si sono immolate a Teramo hanno dato la spinta e hanno dato quella voglia di orgoglio e di libertà all'Italia intera".
Giuliano Gambacorta: "Siamo qui oggi per il popolo teramano per una causa sua e giusta. Noi dovremo vigilare perché restino uomini liberi e pieni dignità nel nostro Paese".
Il Prefetto Camerino, invitato dal Presidente di Bartolomeo, ha portato il suo saluto del quale riportiamo alcuni passi: "Cari amici ringrazio per questa grande opportunità che mi è stata data. Sono arrivato da poco qui in provincia, oggi è il compimento del primo mese. Festeggio questo giorno nel modo migliore, partecipando a questo incontro che mi fa felice per diverse ragioni; la prima è che prendo contatto con le assemblee elettive, le massime della provincia: il Consiglio provinciale ed il consiglio del comune capoluogo. Verso di esse io nutro il massimo del rispetto, perché sono le palestre nelle quali il si forgia lo spirito democratico nei cittadini e la base della democrazia. Poi partecipo ad un'assemblea congiunta nella quale è stata formulata la proposta per la concessione delle medaglie d'oro alla Provincia e al Comune. Questo è l'espressione di uno spirito comune, il riconoscimento di valori fondanti e quindi l'espressione di uno spirito costruttivo con il quale bisognerebbe affrontare i problemi; questo spirito credo che sia l'esempio che potrà essere utilizzato anche per la soluzione di tanti altri problemi".
A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Teramo