Lo stato dell'economia provinciale all'esame degli attori sociali e istituzionali
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- ultima modifica 24/04/2025 20:04
Martedì 16 novembre, presso la sala consiliare, si è svolta una riunione allargata dell'Osservatorio provinciale per lo Sviluppo e l'Economia, organismo rappresentantivo degli attori sociali e istituzionali del territorio teramano.
La riunione, convocata dal presidente Ernino D'Agostino, ha voluto rappresentare un primo focus sullo : "stato dell'economia provinciale e delle principali emergenze riguardanti il sistema produttivo e l'occupazione per l'adozione di iniziative immediate e di strategia per affrontare problemi che non sono solo congiunturali, ma anche strutturali".
Vi hanno partecipato i rappresentanti dell'Unione Industriali, dell'Api, della Camera di Commercio, della Confcommercio, della Confagricoltura, della Coldiretti, di Sviluppo Italia, della Confesercenti, della Cia, della Legacoop, della Cisl e della Prefettura. Erano presenti, inoltre, consiglieri e capigruppo consiliari.
"Si sono moltiplicate in questi mesi le situazioni di crisi aziendale e i processi di delocalizzazione ; l'osservatorio del Servizio Relazioni Industriali ci dice che riguardano aziende e unità produttive di medie dimensioni di diversi settori merceologici - ha dichiarato nella relazione introduttiva il Presidente - Queste emergenze si innestano su una fase congiunturale negativa e su dinamiche di trasformazione e ristrutturazione di settori produttivi".
Dopo un analisi dei problemi: dimensione media e ancora scarso peso delle strutture associative e consortili; ridotta propensione all'innovazione; processi di delocalizzazione che stentano a divenire vera internazionalizzazione; inadeguatezza dei fattori di sistema - dotazione infrastrutturale e marketing territoriale - il Presidente ha proposto di affrontare l'emergenza con il coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali, Regione e Governo, innanzitutto.
"Non con un taglio assistenziale - ha sostenuto il presidente - la vera scommessa è la predisposizione di un quadro di proposte, di una piattaforma di impegni il cui cuore sia rappresentato dall'irrobustimento delle politiche di sviluppo e dei relativi strumenti : crescita dimensionale e strutture consortili, innovazione, internazionalizzazione, infrastrutture e marketing territoriale".
Rispetto alle proposte, D'Agostino, ne ha individuate alcune:
- Coinvolgimento della Task-Force nazionale nella gestione delle emergenze;
- Protocollo di Intesa con Sviluppo Italia, analogo a quello aquilano;
- Infrastrutture viarie, ferroviarie, trasportistiche (con riferimento agli accordi con ANAS e Ministero, alla programmazione regionale, alle Intese Stato-Regione);
-Incentivi alle imprese per gli investimenti: rimodulazione dei finanziamenti DOCUP per le Aree Obiettivo 2 (risorse PIT e Bandi monosettoriali);
- revisione degli indicatori regionali per la Legge 488;
- nuovo Piano per il Distretto Industriale Vibrata-Tordino-Vomano: presentato, da rivedere, da approvare e finanziare.
Negli interventi si è registrato il consenso e l'adesione all'iniziativa. Il direttore dell'Unione Industriali, Nicola Di Giovannantonio ha sottolineato la necessità di rafforzare il terziario e in particolare le attività legate al turismo, "unica vera alternativa teramana al settore industriale"; secondo Renato Frigeni direttore dell'Api, esiste una grave inadeguatezza del sistema formativo che impedirebbe l'incrocio fra domanda e offerta di lavoro e il reinserimento dei disoccupati. Ha posto poi l'accento sul problema del credito sottolineando la debolezza dei Consorzi fidi rispetto al sistema creditizio, proponendo alle associazioni di unire le forze con una aggregazione di Consorzi. Gloriano Lanciotti della CNA, ha espresso preoccupazioni per la "crescita anomala del settore artigiano, per lo più legato all'insediamento, nel teramano, di una forte comunità cinese che rappresenta una concorrenza sleale per il sistema imprenditoriale sano in quanto utilizza prevalentemente lavoro nero".
"Le priorità e le proposte emerse - ha concluso D'Agostino - saranno tradotte in un documento da discutere ed approvare in una seduta straordinaria del Consiglio Provinciale che diventerà la base di confronto con i nostri interlocutori istituzionali".
Teramo 16 novembre 2004