Il discorso del presidente D'Agostino al nuovo Consiglio
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- ultima modifica 24/04/2025 11:37
Sigg.ri Consiglieri, Autorità presenti, gentili cittadini al di là delle formule di rito, che solennemente accompagnano l'insediamento di importanti Organi istituzionali, intendo formulare al consiglio un doveroso indirizzo di saluto. Saluto, innanzitutto il Vice - Presidente della Giunta Provinciale, gli Assessori Provinciali ( che con me condividono, ne sono sicuro, una positiva ed importante esperienza di governo) e i Consiglieri Provinciali che sono chiamati a svolgere una funzione Istituzionale di decisiva importanza, in rappresentanza del "Popolo Sovrano". Saluto il Prefetto di Teramo, S.E. Dott.Eugenio La Rosa, che a causa di un importante evento istituzionale i corso a Roma non può presenziare questa seduta di insediamento, ma che formula a tutti noi, tramite me, i piu' vivi auguri di buon lavoro. Faremo in modo che Egli possa rivolgere, nella prossima seduta del Consiglio, un graditissimo indirizzo di saluto. E' evidente, Sigg.ri Consiglieri, che questa prima seduta (svolta secondo le vigenti norme di legge, statutarie e regolamentari) assume eminentemente un valore Istituzionale essendo caratterizzata da adempimenti formali e procedurali che rinviano ad altre occasioni lo sviluppo del dibattito politico. Tuttavia, ritengo di dover sottolineare, in questo mio breve intervento, alcune volontà ed alcuni indirizzi che ispireranno l'azione del Presidente della Provincia: una carica di grande responsabilità, che la maggioranza delle elettrici e degli elettori ha affidato alla mia persona e che intendo esercitare secondo i principi del Giuramento appena pronunciato e, soprattutto, sentendomi e comportandomi come il Presidente di tutti i cittadini della Provincia di Teramo. Gli elettori hanno premiato una coalizione ed un programma di Governo. C'e', quindi, un vincolo politico preciso: realizzare quel programma di Governo, con il massimo impegno e la massima determinazione. A tale scopo è decisivo il ruolo della Giunta Provinciale, da me nominata (la cui composizione comunicherò successivamente al Consiglio): un esecutivo che è chiamato ad essenziali compiti di governo e dovrà dimostrare di essere all'altezza delle forti aspettative maturate nella società teramana. Sia ben chiaro, però, che nessun Governo locale può operare nel migliore dei modi (in sintonia con le esigenze si sviluppo economico, sociale e civile del territorio) se non può contare sull'azione di indirizzo, programmazione ed impulso di una assemblea elettiva forte e motivata. Io chiedo, pertanto, al Consiglio Provinciale nel suo insieme di sentirsi e comportarsi come organo primario nella vita istituzionale dell'Ente, fonte delle principali scelte amministartive, punto di riferimento autorevole della Comunità Provinciale. In questo contesto, se alla maggioranza consiliare spetterà l'esercizio di una efficace azione di sostegno e di stimolo nei confronti della Giunta, è indubbio che altrettanto importante sarà il ruolo di controllo democratico, di sollecitazione critica e di proposta che compete ai gruppi consiliari di minoranza. In un'ottica di valorizzazione della funzione del Consiglio Provinciale e di corretta dialettica tra le due forze politiche, mi impegno a valutare con la doverosa attenzione gli apporti che verranno da tutti i gruppi consiliari e dai singoli consiglieri. Naturalmente, sarà particolarmente intenso, in questa prima fase, l'impegno rivolto alla piena realizzazione delle previsioni statutarie e regolamentari.
Il consiglio è chiamato ad eleggere il suo Presidente. Il Presidente dovrà farsi garante non solo del rispetto delle regole di funzionamento dell'organo e delle prerogative dei Consiglieri, ma anche (direi sopattutto) di un corretto rapporto fra tutti gli Organi dell'Ente e di un pieno esercizio delle competenze e dei poteri del Consiglio. Bisognerà, inoltre, assicurare la formazione in tempi rapidi e il piu' efficace funzionamento delle articolazioni democratiche ed istituzionali previste dallo Statuto e dal Regolamento:
- La Conferenza dei Capigruppo, che dovrà curare nel quinquennio l'agenda dei lavori del Consiglio, oltre ad essere la sede privilegiata per il raccordo e il confronto tra i Gruppi Consigliari;
- Le Commissioni Consiliari Permanenti, che hanno già rappresentato in passato (lo saranno ancor di piu' in futuro) strumenti essenziali di esame istruttorio dei provvedimenti amministrativi ma anche (in molti casi) di elaborazione e di maturazione dei provvedimenti stessi;
- Le Commissioni Consigliari Speciali, alle quali ricorrere sicuramente con parsimonia, quando siano in gioco tematiche di rilievo strategico che ne richiedano l'attivazione. Particolare valore, non vi è dubbio, va assegnato alla Commissione di Vigilanza, la cui Presidenza è attribuita ad un rappresentante della Minoranza Consigliare: il buon funzionamento di tale commissione può essere uno stimolo potente per la piu' tempestiva ed efficace attuazione dei programmi e per lo sviluppo trasparente della vita amministrativa dell'Ente.
Sigg.ri Consiglieri, non mancano quindi gli strumenti istituzionali per esercitare al meglio il ruolo affidatoci dai cittadeini teramani. I cittadini, naturalmente, sono interessati piu' ai contenuti che alle forme: vogliono sapere quali risposte saranno date nell'immediato e nel corso del uqinuqennio alle principali esigenze che vivono nelle nostre città, nei notsri territori, in questa nostra bella Provincia. L' agenda istituzionale prevede che il dibattito nei contenuti programmatici sia rinviato alla successiva seduta del Consiglio Provinciale. L'articolo 7 del Regolamento di funzionamento del Consiglio prevede, infatti,la presentazione (da parte del Presidente) di Linee Programmatiche che siano preventivamente depositate presso la segreteria Provinciale dell'Ente, siano tutte oggetto di osservazioni e proposte da parte dei Gruppi Consiliari e siano quindi dibattute dal consiglio entro 60 giorni dalla data di insediamento del Presidente.
Le date e le tappe le concorderemo con i capigruppo. Eviteremo che le linee programmatiche siano discusse a ferragosto. Le linee programmatiche sono in fase di definizione. Sono basate, ovviamente,sul programma di Governo presentato agli elettori. Conteranno, inoltre, le priorità per la prima fase dell'attività amministrativa. Ci confronteremo, in Consiglio, sulle questioni che stanno a cuore alla nostra gente:
- Le politiche per lo sviluppo locale, l'innovazione del sistema produttivo,l'occupazione;
- Le infrastrutture (a partire dalla grande viabilità);
- Le politiche ambientali, sociali e culturali;
- L'ammodernamento della struttura amministrativa e dei servizi erogati ai cittadini.
Il mio intento è quello di porre il Consiglio e i cittadini nelle condizioni di giudicare, nel corso del quinquennio, lo stato di attuazione del programma. C'e' da parte mia, una piena assunzione di responsabilità. Inoltre, credo che insieme a me, le forze politiche teramane e l'intetro Consiglio Provinciale dovranno esigere la massia attenzione da parte dei principali intrerlocutori istituzionali (dalla Regione abruzo al Governo Nazionale). Su temi come il Terzo Traforo, la Grande Viabilità, il rifinanziamento dei P.I.T. e di altri strumenti di sostegno allo sviluppo bisogneràfar vivere una logica di impegno comune e di responsabilità comune verso la collettità amministrata. Da questo punto di vista, la Provincia potrà confermarsi (anche alla luce delle nuove e crescenti competenze in settori strategici) come punto di riferimento insostitubile nei confronti dell'intero sistema delle autonomie Locali ( i Comuni, le Comunità montane, le Unione dei Comuni) e di tutti gli altri settori dello sviluppo e della crescita sociale e civile della comunità provinciale. Il metodo del dialogo e della concertazione va rilanciato con estrema determinazione per farne un asse portante delle nuove strategie dei nuovi programmi e progetti. Non mi resta che formulare i piu' calorosi saluti e gli auspici ( o meglio la certezza ) di forte collaborazione al segretario generale, al direttore generale, ai dirigenti, ai funzionari, ai dipendenti dell'Ente. Abbiamo un patrimonio straordinario di professionalità, di competenze maturate, di dedizione al lavoro. Questo patrimonio va considerato la risorsa fondamentale per dare gambe ai programmi. Sono necessarie tante innovazioni per rispondere alle attese dei cittadini, ma abbiamo al lavoro quotidianamente donne uomini che rappresentano la garanzia primaria perché tali innovazioni possano essere realizzate e diano i migliori frutti, nell'interesse dell'ente e della cittadinanza. Signori consiglieri, penso che se prevarranno ( pur nella distinzione dei ruoli ) i principi della trasparenza, del rispetto delle regole, dell'impegno comune, per sostenere gli interessi fondamentali della nostra comunità riusciremo insieme a fare un buon lavoro. Facciamo in modo, insomma, che in questi cinque anni (con l'impegno di tutti ) la Provincia di Teramo si ponga in sintonia con le speranze, le aspettative, le " esigenze di futuro " della società termana: una società dinamica ( ricca di risorse e di passione civile ), che chiede alle istituzioni di essere al passo con i tempi e di guidare una stagione di successi.