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Approvate dal Consiglio le linee programmatiche di Governo

creato da Ufficio Stampa
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ultima modifica 24/04/2025 17:03

Approvate a maggioranza le linee programmatiche

Con 14 voti favorevoli e 9 contrari, ieri sera, il Consiglio provinciale ha approvato il programma di governo.

E' stato illustrato dal presidente D'Agostino, il quale, in apertura ha dedicato spazio al ruolo e alle funzioni della minoranza sottolineando la decisione di attribuire le vicepresidenze delle commissioni alla minoranza: "non è una semplice concessione"- ha dichiarato il presidente - "ma il segnale di un'attenzione istituzionale per favorire lo svolgimento corretto e trasparente della vita amministrativa e della dialettica consiliare".

In merito ai futuri impegni dell'amministrazione per lo sviluppo locale, D'Agostino ha posto l'accento sul ruolo che avranno le nuove funzioni delegate: formazione professionale, trasporti pubblici e agricoltura. Fra le iniziative di maggior rilievo in questa prima fase del programma, il rafforzamento dell'Osservatorio per lo Sviluppo, quale strumento elettivo della programmazione delle politiche economiche e del lavoro e l'aggiornamento delle intese con l'ANAS per la realizzazione delle infrastrutture viarie.
Il proposito di "pianificare" le politiche dello sviluppo viene interpretato anche dal Piano regolatore del turismo e dal Piano energetico provinciale. Un grande valore strategico, secondo il Presidente, è da attribuire al bilancio sociale e alle intese istituzionali con i Comuni, con altre realtà provinciali e con l'Europa.
Nel concludere il suo intervento, il presidente D'Agostino ha evidenziato le difficoltà finanziarie nelle quali versano tutti gli enti locali  in seguito alla diminuzione delle risorse derivanti dalle entrate ordinarie e dai trasferimenti regionali e statali e ha invitato i suoi collaboratori e la struttura dell'ente "a selezionare con cura le priorità di spesa, conservando una struttura di bilancio sana ed equilibrata; a realizzare efficaci controlli interni di gestione, e a puntare con impegno su tutte le possibili forme di finanziamento".

"Un libro dei sogni, peraltro vecchio di 10 anni" così ha definito il programma Lanfranco Venturoni di Forza Italia che, nel suo intervento, ha parlato di "fallimento della politica teramana che non è riuscita a completare il sistema minimo delle infrastrutture e che ancora oggi deve continuare a parlare di completamento della Teramo-Mare, della pedemontana, delle varianti sulla costa. Siamo in ritardo sulle dinamiche di sviluppo perché la classe politica teramana non è riuscita ad essere autorevole con la sua azione".

Fra gli esempi del fallimento, secondo Venturoni, la spogliazione di Teramo capoluogo e la gestione dell'acqua: "il nostro acquedotto è riusciti a far lievitare i costi senza dare servizi e senza risanare la rete idrica. In compenso sono aumentati i consigli di amministrazione, che oggi sono tre, triplicando, quindi i costi di gestione".

Concludendo ha offerto la collaborazione della minoranza che, ha detto: "sarà presente e fattiva quando ci sarà da far valere il ruolo del territorio teramano".


Teramo 15 settembre 2004
  

 

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