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Reinserimento socio-lavorativo dei detenuti: passano da 6 a 16 gli assistiti dalla Provincia

creato da Ufficio Stampa
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ultima modifica 23/09/2011 16:03

Il vicepresidente Rasicci ha proposto al Carcere la collaborazione della Provincia per riattivare il laboratorio di ceramica artigianale

 

 

 

 

Il prossimo 26 ottobre si chiude la prima fase del progetto di reinserimento sociale e lavorativo promosso dalla Provincia – Assessorato alle Politiche sociali - che ha coinvolto 6 detenuti del carcere di Castrogno e questa mattina, nel corso di un incontro fra tutti i soggetti interessati, è stata messa a punto la seconda edizione dell’iniziativa che, considerati i risultati “altamente positivi”, interesserà 16 detenuti per un anno.

 

Grazie al protocollo d’intesa sottoscritto circa un anno fa dalla direzione del Carcere di Castrogno, l’Ufficio esecuzione penale esterna del Ministero della Giustizia e l’Associazione “uniti contro la droga” i detenuti, una volta alla settimana, vengono presi in carico dalla Provincia per lavorare alla manutenzione delle strade a fianco dei cantonieri. Al termine di questo percorso, che dura un anno, ai soggetti coinvolti viene rilasciato un attestato con la qualifica di “stradino”.

Oggi, nel progetto, è stato coinvolto anche il Bacino Imbrifero.

 

I detenuti, selezionati sulla base di un percorso individuato e monitorato dalla responsabile dell’Uepe, Teresa Di Bernardo, usciranno dal carcere senza la sorveglianza della Polizia penitenziaria e verranno seguiti da un dipendente dell’ente che farà loro da tutor.

 

Questa mattina, alla riunione, era presente, oltre al presidente del Bim, Franco Iachini, anche il presidente dell’associazione Uniti contro la Droga, Pasquale Di Mattia, che da anni collabora con i servizi sociali del carcere e che, fra le altre cose, ha costituito gruppi di auto aiuto sia per i detenuti che per i familiari.

 

“Stando al rapporto dei servizi sociali i risultati dell’iniziativa sono molto lusinghieri e per questo la direzione del Carcere ha aumentato il numero dei detenuti da inserire nel progetto – afferma il vicepresidente Renato Rasicci – oltre ai detenuti in senso stretto vengono inseriti nel programma anche persone sottoposte a misure restrittive alternative al carcere. Grazie alla collaborazione del collega di Giunta, Elicio Romandini, per ognuno di loro viene individuato un programma di formazione e di lavoro con un dipendente che diventa il loro tutor”.

 

“Tutto il settore si è utilmente attivato per questo progetto – dichiara l’assessore alla Viabilità, Romandini – con uno spirito di solidarietà e collaborazione davvero fuori dal Comune. Nei prossimi giorni provvederemo a individuare i nuclei ai quali saranno assegnati questi nuovi 16 detenuti”.

 

A margine della riunione, il vicepresidente Rasicci ha annunciato di aver proposto la collaborazione della Provincia per riattivare il laboratorio di ceramica artigianale, già esistente, all’interno del carcere. “Anche in questo caso, con una piccola sinergia fra istituzioni e mettendo a disposizione figure professionali, scelte fra i maestri artigiani di Castelli, teniamo viva la nostra tradizione e offriamo una ulteriore opportunità ai detenuti”.

 

 

 

Teramo 23 settembre 2011

 

 

Pina Manente
mob 329.2608975

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