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Provincia sana nonostante le difficoltà.

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ultima modifica 30/12/2011 15:51

Questo il quadro delineato dal presidente Valter Catarra nel corso della conferenza stampa di fine anno: "Abbiamo fatto fronte da soli a numerose emergenze, alluvione compresa". Annunciato il concorso per il dirigente dell'area tecnica

 

“Il caos c’è già ed è quello nel quale navigano le Province dal Decreto Monti in poi visto che nessuno sa dirci come affrontare questioni rilevanti, come gli impegni pluriennali anche per il miliardo e mezzo di tagli che ha operato il Governo per non parlare del personale che vive uno stato di totale incertezza” così il presidente Valter Catarra, questa mattina, aprendo la consueta conferenza stampa di fine anno con un riferimento alle critiche mosse dall’opposizione. “Parole offensive quelle del segretario del Pd. Sono fuori dal mondo, non hanno capito che sta succedendo, ci accusano di aver ridotto gli investimenti: forse non si sono accorti di quello che sta succendendo e che dal Governo, anche quello di Berlusconi, non è arrivato più nulla””.

 


Presenti all’appuntamento anche il presidente del Consiglio Mauro Martino, che ha voluto “ringraziare Giunta e Consiglio perché stanno lavorando in una fase drammatica di totale sconvolgimento istituzionale” e i componenti la Giunta.
Nonostante una situazione “grave come nessuna in precedenza” Catarra ha rivendicato una serie di risultati: “Nessun taglio al sociale, quasi 2 milioni e mezzo di euro sulle scuole, un programma di riconversione energetica, come il Patto dei Sindaci, che viene preso a modello; con Paride, unico progetto italiano approvato dall’Europa, riconvertiremo l’illumunazione pubblica in 36 Comuni” ma, soprattutto “abbiamo fatto fronte alle emergenze dell’alluvione da soli, abbiamo ripristinato tutti i collegamenti interrotti, sono in corso i lavori sul ponte del Salinello e quelli a Campo grande di Castellato”. Sei milioni e 230 mila euro per la viabilità; quasi 2 milioni e mezzo per i ripristinare i danni alluvione.
Il risultato più importante “e oggi, alla luce dell’evidenza dei conti pubblici, fondamentale” è stato. È stato, secondo Catarra, quello dei risparmi operati sulla struttura amministrativa. Catarra parla di una vera e propria "cura dimagrante" che l'ente ha dovuto seguire, riuscendo comunque a rispettare gli impegni presi attraverso il conseguimento di un bilancio in equilibrio “Il compito non è stato facile visto che la Provincia di Teramo ha dovuto fronteggiare un taglio di 2 milioni e 400 mila milioni di euro rispetto al 2010 e che nel prossimo anno sarà 4 milioni e 800 mila euro: “E questo dopo aver pagato oltre sette milioni di debiti fuori bilancio”.

 

Fra i tagli per contenere la spesa l'accorpamento di uffici e sedi, la riduzione delle figure apicali, tagli di spese ad ogni settore il risparmio è stato quantificato in circa 3 milioni e 580 mila euro (dati Assessorato al Bilancio, vedi allegato) mantenendo inalterati i servizi “grazie all'impegno dei dipendenti”.


A queste economie si aggiungono quelle, come sottolineato dall’assesore alla viabilità, Elicio Romandini, realizzate con “le progettazioni delle opere pubbliche, per la maggior parte affidate ai tecnici dell’ente con un risparmio di 1 milione e 300 mila euro reinvestito in lavori”.
Annunciato il concorso per “un dirigente dell’area tecnica. “Oggi abbiamo sette dirigenti, tutti amministrativi, rispetto ai 13 del passato ma è necessario coprire l’area tecnica con un dirigente che abbia il profilo professionale adeguato – ha detto Catarra - quindi, anche grazie alle economie raggiunte, bandiremo il concorso a breve”.

Parlando dei fondi per l’alluvione e di quello per lo sviluppo (Fas) il Presidente ha affermato che “noi come la Regione aspettiamo delle risposte del Governo: se non sbloccano i fondi della nuova programmazione Fas non possiamo utilizzare nemmeno i 20 milioni residui della passata programmazione per le somme urgenze dell’alluvione. Una situazione pesante tanto più che la Provincia sta pagando il mutuo del finanziamento della cabinovia sul Gran Sasso: opera la cui copertura finanziaria doveva essere assicurata dal Fondo per le aree sottosviluppate per accordi precedenti al nostro insediamento. Quando si dice che la Provincia ha ridotto gli investimenti bisogna raccontarla tutta e e bene”.

Poi, il Presidente, ha dedicato un passaggio Teramo Lavoro. “La questione Teramo lavoro la affronterò in maniera istituzionale in un prossimo Consiglio provinciale ma ci sono un paio di cose che mi preme dire. Teramo Lavoro ha risolto una situazione, questa si fallimentare, che coinvolgeva un centinaio di persone. Nonostante le incertezze amministrative sul futuro delle Provincie siamo intenzionati a chiudere la fase di avvio e, entro i primi mesi dell’anno, così come concordato con i sindacati, avviare le procedure per le selezioni. Per l’incarico di coordinatore di progetto all’amministratore delegato Venanzio Cretarola ci siamo attenuti a quanto previsto dallo stesso vademecum per l’ammissibilità della spesa al Fondo Sociale Europeo” - approvato da Ministero del Lavoro e Regione Abruzzo e consultabile in centinaia di siti istituzionali – che al punto 2.6 regolamenta il cosiddetto <Conferimento incarichi a titolari di carica sociale>, ben noto agli operatori del settore. Nel caso in cui, nell’ambito di un progetto, si debbano attribuire compiti ai detentori di cariche sociali, fra i quali gli amministratori di società è previsto che l’incarico sia “deliberato dal Consiglio di Amministrazione, o organo equiparato”, in questo caso l’Amministratore unico. Data la composizione monocratica dell’organo di gestione, anch’esso dipeso da esigenze di risparmio di risorse provinciali, l’incarico è stato approvato dal Presidente della Provincia in qualità di socio proprietario della società.. Si tratta di un normale incarico temporaneo di collaborazione professionale in presenza dei requisiti professionali specifici per le funzioni di coordinamento del progetto europeo come ne esistono migliaia di simili”.

Teramo 30 dicembre 2011


 

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