Il Consiglio approva la proposta di linee programmatiche. Barbara Ferretti è il nuovo vicepresidente.
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- ultima modifica 30/10/2014 19:09
Alla minoranza Di Sabatino chiede “un accordo di alto profilo per lavorare insieme”. In attesa dello Statuto “incarichi di supporto alla Presidenza”. Intanto scrive alla Regione sul finanziamento della Cabinovia dei Prati di Tivo
La realtà, come ci viene consegnata dalla legge Delrio e dai provvedimenti del Governo, e la “proposta del Presidente sulle Linee programmatiche” come ha tenuto a chiamarle il presidente Renzo Di Sabatino, consegnano un “complicato cambio di passo verso un nuovo organismo, ma io non sono un nostagico e non mi guardo indietro. Vedo un ente governato dai Comuni e dai loro Sindaci, persone che conoscono bene il territorio; quindi non farò una difesa delle Province ma chiederò, chiederemo a Renzi, che ci dia gli strumenti per realizzare bene questa riforma. Questo significa che ci deve anche dire come fare con i 5 milioni di euro che ci toglie da subito a garantire le funzioni che rimangono e cosa intende fare per quelle funzioni che sulla carta non abbiamo più ma che invece continuiamo a sostenere come servizi e come costi”.
Il nuovo Consiglio provinciale – 12 consiglieri – ha votato a maggioranza questa sera la “proposta” sulle linee programmatiche di Renzo Di Sabatino (in allegato).
La Costituente Popolare per Teramo e la Forza del Territorio per Astolfi si sono astenuti e si sono riservati di presentare emendamenti durante il percorso individuato da Di Sabatino che ha previsto che le sue linee programmatiche vengano sottoposte anche all’attenzione dell’Assemblea dei Sindaci.
“Condivisibili le linee – hanno chiarito i consiglieri Massimo Vagnoni, Franco Fracassa e Tonia Piccioni – ma la condivisione deve prevedere anche il coinvolgimento nella gestione”.
Su questo punto, l’assegnazione delle deleghe ai Consiglieri e il ruolo della minoranza, Di Sabatino ha chiarito: “Non potrò assegnare deleghe prima dello Statuto, così prevede la legge, ma nel frattempo individuerò degli incarichi di supporto alla Presidenza. Non voglio annullare le differenze politiche fra maggioranza e minoranza ma vorrei arrivare ad un accordo di alto profilo con tutte e due le componenti del Consiglio per gestire insieme questa nuova fase della Provincia. Un accordo che non si baserà su uno scambio di deleghe ma sulla condivisione del programma e delle azioni che dovremo intraprendere. Non chiedo e non cerco il consenso su ogni scelta che farò ma vi chiedo comunque di lavorarci insieme: quella di stasera è la mia proposta che diventerà defintiva dopo il confronto con i Sindaci”.
Di Sabatino ha poi designato la sua vicepresidente, si tratta di Barbara Ferretti di Atri, architetto: “Ognuno di voi potrebbe rivestire questo ruolo per il contributo dato e per i territori che rappresentate – ha affermato il Presidente – però, in piena autonomia, mi sono convinto che è giusto dare un segnale alla rappresentanza di genere, riconoscendogli il rango di scelta politica”.
Sulle linee programmatiche c’è un richiamo forte a ai compiti che rimangono all’ente e a tutti i servizi diretti e di sportello che la Provincia assicura: “centinaia di utenti quotidiani, contrariamente al luogo comune che la Provincia non ha rapporti diretti con il cittadino, e dovrà essere un nostro obiettivo primario “quello di creare le condizioni organizzative e funionali per migliorare questi servizi e i tempi di risposta, con interventi sull’organizzazione”. Centrale nella proposta il ruolo si “stazione appaltante e di struttura di supporto ai Comuni”; la risoluzione di problemi annosi come “la gestione dello smaltimento dei rifiuti” e la manutenzione delle strade. A questo proposito, ha annunciato Di Sabatino: “Abbiamo già preparato un elenco di quelle che chiederemo torni alla gestione Anas, si tratta di strade con particolari caratteristiche come la Pedemontana, la strada per Prati di Tivo la provinciale che attraversa la Val Vibrata”.
Intanto, questa mattina, Renzo Di Sabatino, ha scritto al Governatore della Regione Abruzzo, chiedendo di riassegnare alla cabinovia di Prati di Tivo l’intero finanziamento previsto inizialmente nel PAR FAS: 12 milioni e mezzo di euro successivamente ridotti a 11 milioni e 400 mila euro. “Solo così sarà possibile far fronte integralmente al pagamento dei debiti maturati per anticipare le spese di costruzione dell’opera”.
Teramo 30 ottobre 2014