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Pedaggi raccordi autostradali: la Presidenza Upi al Governo Di Giuseppantonio "Le Province contro il nuovo balzello. Ribadiamo al Ministro Matteoli la richiesta di aprire un tavolo di confronto "

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ultima modifica 17/06/2011 15:54

Il Presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio ha partecipato questa mattina a Roma alla riunione dell'Ufficio di Presidenza dell'Unione delle Province Italiane (Upi), di cui è componente, che ha affrontato il problema dei pedaggi sui raccordi autostradali.
Le Province non possono che contrastare in ogni modo l’ipotesi di introdurre pedaggi nei raccordi autostradali – ha detto Di Giuseppantonio a nome di tutte le Province italiane: un balzello iniquo, sulla cui inapplicabilità, tra l’altro, si è già espresso il Tar. Ribadiamo al Ministro Matteoli la necessità che su questo tema si apra subito un vero dibattito. Sono mesi che chiediamo al Governo di aprire un tavolo di confronto, per discutere, prima di tutto, di come tutelare i cittadini pendolari delle 20 Province che potrebbero essere interessate dai nuovi pedaggi. A partire da Roma, che è davvero un caso emblematico, perché il Grande Raccordo Anulare che si vorrebbe tassare è un’arteria viaria che non interessa solo i pendolari della Provincia, ma i tanti che ogni giorno si recano nella Capitale per motivi di lavoro, di studio, per turismo, da tutta Italia. Stessa cosa può dirsi per l'Asse attrezzato Chieti Pescara, dove il pedaggio, che va assolutamente scongiurato, colpirebbe non solo migliaia di pendolari per lavoro ma anche tanti automobilisti che abitano nell'ampia fascia di territorio attraversata dall'arteria. Ci rivolgiamo in particolare al Ministro Matteoli – conclude Di Giuseppantonio – perché accolga la nostra richiesta e apra il confronto con tutti i soggetti interessati, per trovare soluzioni condivise e rilanciare, piuttosto, il grande tema della manutenzione e messa in sicurezza delle strade>.

Chieti, 16 giugno 2011

A cura della segreteria del presidente della Provincia di Chieti
 

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