Nuovo Piano Territoriale: firmata questa mattina la convenzione con la Scuola di architettura dell'Università di Camerino
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- ultima modifica 18/02/2011 15:05
"Contiamo di portarlo a termine entro il mandato" ha affermato l'assessore Falasca che ne ha sottolineato l'anima "verde"
Sarà la Scuola di Architettura e design dell’Università di Camerino - con sede ad Ascoli Piceno - a redigere il nuovo Piano territoriale della Provincia di Teramo. Questa mattina, nella Sala del Mutilato, il presidente Valter Catarra e il direttore della Scuola, Umberto Cao, hanno sottoscritto la convenzione che dà l’avvio a questa collaborazione alla presenza dell’assessore provinciale all’Urbanistica, Francesco Falasca, al professor Michele Talia e a numerosi componenti della Giunta: gli assessori Francesco marconi, il vicepresidente Renato rasicci, l’assessore Davide Calcedonio.
Salvaguardia del territorio, riqualificazione dell’esistente, governo della diffusione insediativa, recupero della vocazione agricola. E’ un piano molto “verde” quello immaginato dalla Giunta Catarra e sono questi gli indirizzi “consegnati” ai redattori.
“Un momento importante per tutta la provincia e per questa amministrazione che sin dal suo insediamento ha dichiarato l’obiettivo di riorganizzare il governo del territorio sulla base di un nuovo rapporto di condivisione con i Comuni considerata l’urgenza di adottare nuove regole e una nuova disciplina di pianificazione urbanistica” ha affermato il presidente Catarra fra le altre cose, sottolineando i limiti dell’attuale Piano, in vigore dal 2001, rispetto a: “le trasformazioni economiche e territoriali avvenute nell’ultimo decennio”.
“Abbiamo obiettivi chiari anche perché all’appuntamento di oggi ci stiamo preparando da mesi: vogliamo un territorio che possa offrire opportunità di lavoro nelle produzione di energie rinnovabili e nella tutela ambientale, dove la memoria e il genius loci abbiano pieno significato, dove ogni angolo parli ai giovani della nostra storia: un territorio che non sia mangiato dall’edilizia senza pregio e senza qualità” questo il “manifesto” delll’assessore Falasca che, presentando le linee guida del Piano, ha insistito sulla necessità di “invertire la rotta: non consumare ma valorizzare”.
Fra le idee che arrivano da lontano, già delineate dalla precedente amministrazione, Falasca ha affermato che ve ne sono alcune sulle quali vi è condivisione d’intenti: “il recupero dei borghi montani, il sistema delle piste ciclo-pedonali, il piano strategicio della Val Tordino, sono proposte che entreranno nel nostro Piano”.
La Provincia conta di portare a termine la redazione del Piano entro questa il mandato e la collaborazione con un unico soggetto istituzionale favorirà il raggiungimento di questo obiettivo. “La scuola di Architettura di Ascoli Piceno, ex facoltà, lavora da tempo sul territorio teramano – ha spiegato il direttore Umberto Cao – lo conosce molto bene anche perché la provincia ascolana è del tutto simile, per aspetti urbanistici, sociali e produttivi, a quella teramana. Abbiamo in comune la costa, aree industriali, reti di comunicazione: c’è una totale un’affinità dei sistemi”.
Infine, ma non da ultimo, l’assessore Falasca, ha sottolineato uno degli aspetti più significativi del metodo con il quale si arriverà alla redazione del Piano: “I Comuni e gli attori territoriali saranno coinvolti sin da subito: non sarà un Piano calato dall’alto”.
Teramo 18 febbraio 2011