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Terremoto. Il Consiglio Provinciale vota un pacchetto di proposte e richieste

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ultima modifica 28/04/2009 22:18

Si chiede di inserire anche il Capoluogo e le zone montane colpite dal sisma nel Decreto del Governo; di istituire il Servizio geologico regionale; di finanziare interventi per la messa in sicurezza del territorio; di prevedere agevolazioni fiscali ed economiche alle imprese. "La difesa del suolo e dei fiumi, e la sicurezza degli edifici e in particolare delle scuole, devono diventare le nostre priorità" ha detto D'Agostino. Intanto quantificati i danni degli eventi alluvionali: circa 12 milioni di euro

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Da una prima stima, redatta dal settore Viabilità dell&rsquo;ente (in allegato nota con le specifiche) ammontano a circa 12 milioni di euro i danni causati dalle eccezionali piogge del 22 e del 23 aprile scorso. Anche di questo si è discusso nel pomeriggio, nel corso del Consiglio provinciale straordinario, convocato per valutare le problematiche e le risoluzioni da assumere rispetto alle conseguenze del sisma.<br />
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All&rsquo;unanimità è stato votato un ordine del giorno con il quale, innanzitutto, si ribadisce la richiesta dello &ldquo;stato di emergenza&rdquo; e la &ldquo;rivisitazione della zonizzazione delle aree colpite dall&rsquo;evento sismico, allo scopo di consentire l&rsquo;accesso agli aiuti economici e sociali a tutta l&rsquo;area montana della Provincia ed al Comune capoluogo, anch&rsquo;esso colpito da gravi danni&rdquo;. <br />
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&ldquo;Non contendiamo le risorse ai fratelli aquilani &ndash; ha affermato il presidente Ernino D&rsquo;Agostino &ndash; ma i danni materiali, sociali ed economici sono ingenti: ad oggi 32 Comuni teramani hanno deliberato la richiesta dello stato di calamità. Da soli non ce la possiamo e la mia, la nostra priorità, dovranno essere gli interventi per la difesa del suolo, per la messa in sicurezza delle scuole, per il riassetto idrogelogico del territorio&rdquo;. <br />
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In particolare vengono avanzate alcune proposte al Governo e alla Giunta Regionale per &ldquo;dare fondamento ai programmi per l&rsquo;emergenza e per la ricostruzione&rdquo;: <br />
&bull; l&rsquo;istituzione di un Servizio geologico Regionale e la redazione dei Piani provinciali di emergenza<br />
&bull; la definizione di un piano straordinario per la messa in sicurezza del territorio per finanziarie gli interventi necessari per la difesa del suolo, il consolidamento degli abitati e delle infrastrutture primarie, il riassetto idrogeologico, la sicurezza delle scuole e degli edifici di rilievo strategico <br />
&bull; la destinazione di un pacchetto di misure fiscali ed economiche che garantiscano un respiro immediato all&rsquo;economia regionale e provinciale, a partire dal sostegno alle attività economiche e al reddito delle lavoratrici e dei lavoratori <br />
&bull; la destinazione di provvedimenti straordinari che assegnino una priorità alle imprese abruzzesi per i lavori e le forniture nell&rsquo;ambito del Piano di ricostruzione <br />
&bull; l&rsquo;integrazione rapida dei programmi regionali FESR &ndash; FAS &ndash; FSE al fine di mettere a disposizione i fondi comunitari e nazionali per il rapido finanziamento delle opere pubbliche cantierabili e dei bandi finalizzati agli aiuti più diretti ed efficaci a sostegno del lavoro e delle imprese.<br />
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L&rsquo;ordine del giorno è stato approvato anche dalla minoranza dopo l&rsquo;accoglimento di alcune modifiche proposte, tendenti , come ha spiegato il capogruppo del Pdl, Carlo Taraschi, ad &ldquo;evitare generalizzazioni, in maniera che le richieste di aiuto e sostegno siano circostanziate e specifiche&rdquo;. T<br />
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Approvato a maggioranza, invece, un ordine del giorno, presentato dal consigliere Raimondo Sfrattoni (Rifondazione) che impegna la Provincia a costituirsi parte civile in un eventuale processo nel caso la magistratura accertasse responsabilità penali e civili sul crollo del secondo lotto della Teramo-Mare.<br />
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E per sollecitare un&rsquo;intesa fra gli enti competenti &ldquo;in maniera da far fronte a sistuazioni di estrema emergenza&rdquo;, il presidente D&rsquo;Agostino ha convocato per il prossimo 4 maggio &ndash; ore 11 &ndash; una riunione con la Direzione della protezione civile regionale; la Direzione territorio e bacini idrografici; l&rsquo;Autorità di bacino regionale e Interregionale; il Genio civile; l&rsquo;Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.<br />
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Teramo 28 aprile 2009

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