Le parole e le immagini di Giovanni D'Alessandro e Stefano Schirato per ricordare le vittime del terremoto
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- ultima modifica 02/04/2010 13:52
Le parole e le immagini di Giovanni D'Alessandro e Stefano Schirato per ricordare le vittime del terremoto
“Non ti scordar mai di me” come nella canzone di Giusi Ferrero, in quelle settimane nelle hit di tutte le radio. “Non ti scordar mai di me”, dedicato ai giovani che abitavano nella Casa dello Studente, è il titolo di uno dei racconti del libro dello scrittore Giovanni D’Alessandro e Stefano Schirato “Sulle rovine di noi: parole e immagini dedicate all’Aquila” : ieri sera le parole hanno preso voce grazie ad una toccante lettura scenica dell’attore di Spazio Tre, Mauro Di Girolamo, nel corso della manifestazione organizzata dalla Provincia per ricordare le vittime del terremoto.
In una sala gremita, alla presenza delle famiglie che hanno perso un congiunto nel sisma del 6 aprile dello scorso anno, davanti ai Sindaci con la fascia, alle associazioni di volontariato, alle forze dell’ordine, ai cittadini - molti dei quali avevano partecipato in qualità di volontari alle gestione dell’emergenza – il giornalista Franco Farias ha condotto una serata dedicata “all’Abruzzo ferito” utilizzando il canovaccio narrativo del libro dei due autori abruzzesi. “Agli antipodi di quello che come giornalisti abbiamo pubblicato su quotidiani, magazine e media – ha affermato Farias – questo libro racconta l’Abruzzo e il dolore con lo stile del racconto”.
“In un giorno molto significativo per la liturgia cattolica, nel segno del sacrificio che porta alla resurrezione, abbiamo scelto di ricordare – ha spiegato il presidente, Valter Catarra - abbiamo voluto stringerci in un abbraccio solidale con l’Abruzzo e gli abruzzesi. Abbiamo voluto stare al fianco con una presenza simbolica e istituzionale a chi sta ancora elaborando il lutto della perdita. Non è stato facile trovare il timbro giusto per una commerazione, cercando di evitare la retorica e la sovraesposizione di emozioni e sofferenze private, ma credo che come istituzione non potevamo far finta di nulla, volevamo ricordare le vittime, volevamo far sentire la nostra vicinanza, umana e istituzionale, ai familiari”.
Sulle note di Passion di Peter Gabriel si sono susseguite le immagini di Schirato; subito dopo con il contributo di Silvio Araclio – voce narrante – è stato mostrato un servizio realizzato dal giornalista Antimo Amore, andato in onda sulla Rai.
Infine la lettura scenica con l’intervento dell’autore Giovanni D’Alessandro.
Una serata per “non dimenticare” ma anche, come ha sottolineato nel suo discorso il Presidente, per “ringraziare i tanti teramani, i molti dipendenti della Provincia, le tantissime associazioni, che nelle ore e nei giorni successivi al terremoto, non hanno fatto mancare il loro aiuto a chi era in difficoltà contribuendo e non poco alla gestione dell’emergenza…..esempi di solidarietà e di accoglienza, di valore civico e di grande senso dello Stato”.
Teramo 2 aprile 2010
Le foto della serata sono scaricabili nella photogallery della Sala stampa all’indirizzo:
http://www.provincia.teramo.it/sala-stampa/photogallery/sulle-rovine-di-noi-parole-e-immagini-dedicate-a-laquila
Note sugli autori
Giovanni D’Alessandro vive e lavora a Pescara. Esordisce nel 1996 con il romanzo “Se un Dio pietoso”, caso letterario, finalista ai premi Viareggio e Palazzo al Bosco, tradoto in diverse lingue. Nel 2004 pubblica “I fuochi del kelt” con cui vince il Premio Scanno e nel 2006 “La puttana del tedesco” Premio Fenice Europa. Nel 2008 il suo primo libro di racconti “Il guardiano dei giardini del cielo”. Collabora con i quotidiani Il Centro e l’Avvenire
Stefano Schirato, anche lui pescarese, lavora come fotoreporter concentrandosi in particolar modo sulle tematiche sociali. Nel 1999 il suo primo libro sul dramma delle mine anti-uomo in Cambogia “Gli occhi della Cambogia”; nel 2003 arriva “Né in mare né in terra” progetto fotografico sulla vita dei marittimi delle navi sequestrate; nel 2008 un libro sulla schizofrenia “Fuori di me” che gli vale il Premio Internazionale Carletti per il fotogiornalismo. Suoi lavori appaiono su Washington Post; le Figaro; Vanity Fair.