Lavoro e infrastrutture: decisivo incontro a Ascoli Piceno per mettere a punto iniziative comuni
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- ultima modifica 02/09/2009 17:16
La prossima settimana, a Teramo, la firma del Protocollo d'Intesa per la Pedemontana Abruzzo-Marche
Aree industriali confinanti con identiche problematiche; la stessa necessità di portare a termine progetti strategici sulla grande viabilità: completamento della Pedemontana e della Mezzina. I territori di Ascoli e Teramo hanno molto in comune e, con l’ausilio delle rispettive Regioni, hanno stretto un patto di collaborazione per rilanciare il Protocollo d’intesa sulla “reindustrializzazione” delle aree Tronto e Vibrata firmato nel 2008 e per firmarne un altro che individua la Pedemontana Abruzzo Marche quale “opera pubblica di valenza nazionale”.
Azioni e modalità per l’attuazione di questi impegni sono stati individuati questa mattina, ad Ascoli Piceno, nel corso di una riunione convocata dal sindaco Guido Castelli e alla quale hanno partecipato, il presidente Valter Catarra e l’assessore alle attività produttive, Ezio Vannucci per la Provincia di Teramo; il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi; il presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Piero Celani; l’assessore al Lavoro della Regione Abruzzo, Paolo Gatti; l’assessore al lavoro della Regione Marche, Fabio Badiali. Per la Provincia di Teramo era presente anche il responsabile del servizio Relazioni Industriali, Paolo Rota.
<La prossima settimana, a Teramo, firmeremo con il presidente della Provincia di Ascoli un protocollo d’intesa che individua la Pedemontana Abruzzo – Marche quale opera strategica per le due regioni – ha dichiarato al termine dell’incontro il presidente Catarra – un atto propedeutico all’inserimento del progetto fra quelli finanziabili dal Ministero delle Infrastrutture sulla base di una accordo già sottoscritto dalllo stesso Ministero e dal presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. Un passo decisivo per la realizzazione di un sistema di collegamenti che favorisca e accompagni lo sviluppo dei rispettivi territori, uno sviluppo che passa attraverso la realizzazione delle infrastrutture e il sostegno all’impresa e al lavoro>.
Per sostenere le attività produttive delle vallate Vibrata e Tronto, quindi, gli amministratori locali vogliono dare seguito al Protocollo d’intesa firmato nel 2008 con il Ministero dello Sviluppo Economico. <Anche in questo caso – ha continuato il Presidente – vogliamo dare concreta attuazione alle azioni previste in quel Protocollo e mai realizzate>. Si chiederà al Ministero di nominare un tavolo tecnico, composto da esperti, al quale si affiancherà, almeno nella prima fase, un tavolo politico. Sulla base delle indicazioni già contenute nel Protocollo d’intesa, saranno individuate priorità d’intervento e strumenti attuativi.
Punto di partenza, la presa d’atto di una situazione di crisi che ha gravi riflessi occupazionali, nell’area di confine fra l’Abruzzo e le Marche. Al tempo stesso, però, si ritiene che in questa stessa area “sussistono specifiche vocazioni produttive che, se opportunamente stimolate, possono generare sviluppo e nuova occupazione”.
Province, Comuni e Regioni, quindi, vogliono procedere in maniera coordinata per sollecitare nuovi investimenti, processi di rendustrializzazione, interventi per le politiche del lavoro. I settori sui quali intervenire sono quelli già previsti nel Protocollo: il tessile-abbigliamento; il calzaturiero; il pellettiero; l’elettronico; il metalmeccanico; il polo <automotive> ; l’agroalimentare; il legno; i settori di innovazione legati alle energie rinnovabili; il farmaceutico; il settore della carta. Non vengono esclusi, però, interventi in settori nuovi se questi saranno valutati strategici.
<Si apre una finestra molto importante per sostenere e rilanciare le aziende delle due vallate e soprattutto per quei settori cosiddetti “maturi” del manifatturiero – ha sottolineato l’assessore alle attività produttive, Ezio Vannucci – grazie anche alla partecipazione e al sostegno dei rispettivi enti Regionali, sono certo che il Ministero darà subito avvio alle procedure per la nomina di questa sorta di task force>.
Teramo 2 settembre 2009