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L'Assessorato all'Ambiente promuove una serie di iniziative per arrivare alla tracciabilità dei rifiuti inerti: "Bisogna arginare il fenomento dello smaltimento abusivo e recuperare il materiale che può essere riutilizzato in edilizia" dichiara Marconi

creato da Ufficio Stampa
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ultima modifica 03/12/2010 13:09

Il rifiuto inerte, quello proveniente dalle demolizioni e dalle costruzioni, può diventare una significativa risorsa se venisse recuperato e riciclato. Attualmente, però, la sua individuazione, per quantità e qualità, è piuttosto incerta e sottostimata perché i produttori non sono obbligati ad alcuna dichiarazione.

Sulla base delle direttive emanate recentemente dalla Regione Abruzzo, l’assessorato all’Ambiente, ha avviato una serie di incontri con i enti locali, imprese di costruzioni e ordini professionali, per promuovere l’introduzione di un sistema di tracciabilità che consenta di capire chi e quanto produce, dove smaltisce.

“Il meccanismo è semplice ma efficace – commenta l’assessore Francesco Marconi – i Comuni, nel rilasciare la concessione, devono richiedere la compilazione di una dichiarazione nella quale si specifica il tipo di rifiuto inerte che si produrrà, dove si andrà a smaltire, con quali tempi. Due gli obiettivi che ci poniamo: da una parte vogliamo fornire indicazioni precise sulla possibilità di riuso dei materiali inerti e dall’altra arginare il fenomeno dello smaltimento abusivo che, nel caso di questo tipo di rifiuti, è ancora molto significativo”.


Con l’introduzione di questa documentazione, quindi, sarà possibile monitorare i flussi di gestione del rifiuto inerte procedere ai dovuti controlli.


Teramo 2 dicembre 2010
 

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