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Indagine sull'istruzione pubblica, gli studenti teramani trascurano gli indirizzi tecnico-professionali

creato da Ufficio Stampa
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ultima modifica 01/06/2011 16:05

In provincia di Teramo si registra un'inclinazione a trascurare gli indirizzi tecnico-professionali e scientifici a vantaggio degli studi liceali e in particolare di quelli classici. Una situazione che non sempre crea i presupposti perché possano essere stimolate opportunità di lavoro o di autoimpiego per i ragazzi. Inoltre, al contrario di certi luoghi comuni, il territorio non soffre del fenomeno della mobilità passiva che porta gli studenti a iscriversi negli istituti situati in altre province, soprattutto nelle zone di confine, mentre invece c'è una disponibilità accentuata alla mobilità interna. Segno che l'offerta formativa è comunque adeguata alla domanda.

 

Sono alcuni dei dati più interessanti emersi nel corso della presentazione dell'indagine sull'istruzione pubblica, elaborata dall'Osservatorio scolastico della Provincia e tenutasi questa mattina nell'auditorium dell'istituto Alessandrini-Marino davanti ad una platea composta in prevalenza da studenti, insegnanti e rappresentanti istituzionali.

 

È stato il sociologo Roberto Lettere, che ha curato l'indagine con il supporto dei referenti dell'Osservatorio Antonio Florio e Lea Lanciaprima, ad illustrare i dati, raccolti con la collaborazione delle scuole e attraverso un sistema basato sulla messa in rete delle informazioni. 

 

A circa tre anni dalla costituzione e, ancor meglio, dalla messa a regime delle attività dell'Osservatorio, l'incontro di questa mattina è stato l''occasione per restituire ai dirigenti scolastici, agli istituti, ai comuni della provincia e a tutti i portatori di interesse l'elaborazione dei dati e delle informazioni ricevute.

 

"Stiamo effettuando diversi interventi a sostegno del sistema scolastico - ha spiegato l'assessore alla Pubblica istruzione, Giuseppe Di Michele - le cui criticità sono rappresentate spesso dai collegamenti viari, non sempre agevoli a causa della stessa orografia del territorio, e dalle condizioni dei nostri edifici su cui stiamo intervenendo per ripristinare adeguate condizioni di sicurezza. L'attenzione nei confronti del nostro sistema scolastico è massima ".

 

 

Si è invece soffermata sul rapporto tra scuola e occupazione l'assessore al Lavoro e alla Formazione professionale Eva Guardiani: "Si tratta - ha detto - di orientare le scelte, i soldi sono  ben spesi se servono a qualcosa. Il modo giusto per farlo, secondo noi, è quello di non dimenticare mai l'obiettivo finale, che è quello dell'occupazione. Ai nostri ragazzi dobbiamo offrire un ventaglio di scelte ampio che, attraverso l'istruzione e la formazione, li facciano essere davvero competitivi nel mondo del lavoro".

 

Le conclusioni all'assessore regionale alla Pubblica istruzione, Paolo Gatti, che - nell'annunciare l'arrivo di 20 milioni di euro per la messa in sicurezza delle scuole in provincia di Teramo - ha puntato sulle competenze come elemento vincente del percorso professionale dei ragazzi: "L'aspettativa - ha affermato - non può essere solo quella del lavoro dipendente, va incentivata anche la possibilità di investire su se stessi diventando artefici della propria fortuna. Non si possono trascurare gli indirizzi tecnico-professionali e quelli scientifici, altrimenti come si fa a puntare sull'innovazione? C'è da raccogliere una sfida di carattere culturale".

 

Al dibattito sono intervenuti anche le dirigenti della Provincia Daniela Cozzi (Lavoro e Formazione professionale) e Renata Durante (Pubblica istruzione) e Giuseppe Scarrone, dirigente della  Provincia di Genova, uno degli enti all'avanguardia nella rilevazione dei dati del sistema dell'istruzione tramite software elaborati dalla stessa Provincia. 

 

I DATI DELL'INDAGINE

• Tra gli iscritti in regime di Apprendistato per il triennio 2007/2010 si evidenzia un calo progressivo e generalizzato; va sottolineato che le scelte dell'Apprendistato e della Formazione professionale rappresentano una quota residuale nel panorama dell'obbligo;

• tenendo conto che il numero complessivo di iscritti che la Formazione professionale gestisce è mediamente inferiore ai frequentanti l'Apprendistato, emerge come nell'anno scolastico 2008/2009 la diminuzione degli iscritti rispetto all'anno precedente, sia circa il 60% del totale (si passa da 132 iscritti del 2007/08, a 52 iscritti del 2008/09);

• il primo dato completo sull'istruzione scolastica evidenzia 31.111 iscritti nell'anno scolastico 2008/09, con un'incidenza di stranieri pari al 7%; nell'anno scolastico 2009/2010 l'incidenza degli stranieri totali sugli iscritti complessivi si attesta su un valore del 7,31% ; rispetto all'anno 2008/2009 la crescita di iscritti extracomunitari è minima ; i comunitari crescono, in percentuale di oltre il 10%. Per gli italiani si riscontra, invece, un calo di 627 unità, pari al 2% ;

•        approfondendo la composizione degli alunni e studenti stranieri nelle scuole della provincia riscontriamo, per il biennio 2008/2010, la presenza più consistente di albanesi, rumeni e cinesi, nelle primarie, medie inferiori e medie superiori, rispetto alle altre nazionalità;

•        riguardo alla mobilità territoriale degli studenti si nota come Roseto degli Abruzzi, Giulianova e Atri attraevano più frequentanti nelle medie superiori per l'anno scolastico 2007/08. Nell'anno scolastico 2008/09 a Roseto aumentano gli studenti frequentanti provenienti da Pineto, mentre cala l'incidenza di Giulianova e Atri. Nel 2009/10 Roseto aumenta ancora il suo primato di attrazione, continuano a calare Giulianova e Atri e cresce, fino all'8,78%, Teramo; per quanto attiene ai frequentanti gli istituti superiori, Giulianova attrae studenti dai centri abitati posti lungo la fascia costiera ( a nord e a sud) e dal suo immediato entroterra; ma rispetto al biennio precedente, nel 2009/10 il calo di studenti in mobilità da altri comuni è consistente, superando in alcuni casi il 50% in meno, tanto che in questo anno scolastico è Roseto degli Abruzzi a divenire il comune con il più alto numero di studenti provenienti dagli altri comuni della provincia, ovviamente dopo Teramo;

•        per la scelta della scuola superiore in terza media, circa il 50-57 per cento degli alunni nei comuni di Teramo, Roseto, e Giulianova si è indirizzato per l'anno scolastico 2009/10 sull'indirizzo liceale, preferito di gran lunga, rispetto agli indirizzi tecnico e professionale; la scelta è differente, invece, nel comune di Montorio al Vomano, dove prevale l'opzione a favore dell'indirizzo tecnico, seguita dagli indirizzi liceali e professionali;

•        il tasso dei ripetenti (la percentuale dei ripetenti sulla popolazione delle scuole medie superiori suddivise tra indirizzi tecnico-professionale e liceo) evidenzia nel triennio 2007/2009, sempre percentuali superiori nel primo indirizzo; le variazioni percentuali di ripetenti nel 2008 sono minime (di poco in aumento) per tutti gli indirizzi, al confronto con l'anno precedente; colpisce nell'anno 2009 la diminuzione di ripetenti nel liceo (-1,65%) e il contemporaneo aumento nel tecnico-professionale (+3,25%);

•        in riferimento al fenomeno dei non rilevati si può affermare che l'incidenza di ragazzi che frequentano fuori provincia è inferiore dello 0,52% e che la dispersione colpisce in maniera maggiore nella fascia d'età 16-18 anni;

•        gli studenti che frequentano fuori provincia (Ascoli e Pescara) scelgono per in gran parte (oltre il 73%) gli istituti tecnici e professionali rispetto ai licei.

 

Teramo, 1° giugno 2011

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