Tu sei qui: Home Sala Stampa Illuminazione "pulita" in 34 i Comuni. Paride è l'unico progetto europeo approvato in Italia
Azioni sul documento

Illuminazione "pulita" in 34 i Comuni. Paride è l'unico progetto europeo approvato in Italia

creato da Ufficio Stampa
Info
ultima modifica 09/03/2012 14:48

Nascono tre Associazioni pubbliche locali per gestire interventi e procedure di gara per oltre 18 milioni di investimento. Catarra "Saremo monitorati dall'Europa come esperienza pilota". Gare d'appalto con "dialogo competitivo". Altri finanziamenti ai Comuni arriveranno con il Fondo Kioto

Quello della Provincia di Teramo è l’unico progetto italiano approvato dall’Europa. Con Paride 34 Comuni e lo stesso ente provinciale sostituiranno 65 mila impianti di illuminazione tradizionale con sistemi ad alta efficienza energetica e basso impatto ambientale: un investimento complessivo di 18 milioni di euro per la cui realizzazione sarà fondamentale l’apporto del privato: le società ESCO che sosterranno i costi della riconversione e poi guadagneranno sulla differenza di costi dei consumi.

Altri soldi ai Comuni per lo sviluppo di fonti rinnovabili arriva dal “Fondo Kyoto” presentato quest’ultimo, questa mattina, dal vicepresidente della Fira, Giacomo Agostinelli e dalla dirigente della finanziaria regionale e della dirigente della finanziaria regionale, Gabriella Pagano.

Paride è un progetto altamente innovativo che l’Europa, come spiegato dal presidente Catarra, durante l’incontro con i Comuni, giudica “pilota”. “Dovremo costituire tre associazioni di scopo con i Comuni, le gare europee dovranno avere un forte contenutto di innovazione sia tecnologico sia nelle procedure con l’introduzione delle modalità del cosiddetto dialogo competivo. Una procedura innovativa che viene utilizzata proprio per appalti che presentano una complessità tecnologica e che aiuta ad arrivare alla soluzione più adatta alle esigenze dell’ente”.
A spiegare nel dettaglio le operazioni da compiere è stato l’assessore all’Ambiente, Francesco Marconi: “Si tratta di una grande occasione per tutti noi, una scommessa che da una parte migliorerà la nostra effiecienza energetica riducendo i costi dell’illuminazione pubblica e quella dei consumi; dall’atra darà una forte spinta a tutto il comparto tecnico/industriale dell’economia verde. Paride è figlio del Patto dei Sindaci, proprio il lavoro già svolto per mappare i consumi, redigere i bilanci energetici e preparare i Piani di azione per aumentare l’utilizzo delle fonti rinnovabili, oggi ci pone in condizione di usufruire di numerose opportunità di finanziamento”.

Gli interventi previsti, illustrati dall’Agenzia per l’Energia, riguardano:
• Adeguamento degli impianti
• Diminuzione dell’inquinamento luminoso
• Miglioramento dell’efficienza energetica

 

 

 

attraverso:

• Sostituzione delle armature non idonee
• Installazione dei riduttori di flusso
• Sostituzione delle lampadine


Dalla elaborazione degli inventari di base delle emissioni dei Comuni della provincia di Teramo, emerge che la pubblica illuminazione incide per circa il 70% sui consumi specifici degli enti locali Dalla ricognizione sommaria degli impianti di illuminazione pubblica, poi, si evince la loro vetustà e inadeguatezza oltre al diffuso utilizzo di lampade a bassa efficienza. La riconversione progettata ipotizza un potenziale di risparmio dei costi fino al 50%.

Il progetto Paride, già validato e ritenuto ammissibile dalla competente commissione europea, è un’operazione a costo zero per gli enti locali: le spese della riconversione dell’illuminazione pubblica con sistemi ad efficienza energetica saranno sostenuti dalle ESCO (Energy Service Company) compagnie che realizzano gli interventi e che guadagnano sulla riduzione sull'effettivo risparmio ottenuto, sia nel caso in cui mantengano la gestione dell'impianto e assumano la fornitura dell'energia, sia nel caso in cui le apparecchiature siano invece curate dai clienti (in questo caso il risparmio sulla bolletta viene diviso tra i due soggetti).

  • Fondo Kioto: 12 milioni di euro per l’Abruzzo

La riunione con i Sindaci, questa mattina, è servita anche per presentare le opportunità di finanziamento che arrivano dal Fondo Kioto. L’Abruzzo parte con 4 milioni di euro di finanziamento per arrivare a 12 in tre anni ed è fra le cinque Regioni che hanno già sottoscritto apposito accordo con il Ministero dell’Ambiente.

“La Regione Abruzzo – ha spiegato Giacomo Agostinelli, vicepresidente della Fira, la finanziaria regionale delegata a compiere la fase istruttoria – è fra le prime in Italia ad aver sottoscritto il protocollo d’intesa per l’attuazione del Fondo Kioto: risorse destinate ai Comuni per lo sviluppo delle fonti rinnovabili. E’ una grande opportunità per l’Abruzzo, ci aiuta a raggiungere più velocemente gli impegni assunti (ridurre del 20% l’uso delle fonti tradizionali e aumentare del 20% quelle pulite entro il 2020 ndr) e le condizioni per i Comuni sono molto favorevoli: il 90% della spesa sarà finanziabile ad un tasso dello 0,50% con un fondo rotativo. Probabilmente ci sarà un ulteriore finanziamento da parte della Cassa depositi e prestiti poiché si ritiene che oltre a dare una risposta alle esigenze di sostenibilità ambientale, le attività previste dal Protocollo di Kyoto, rappresentino anche un forte volano per l’economia locale”.

Il dettaglio del percorso messo in campo dalla Fira a favore dei Comuni è stato illustrato dalla dirigente della Fira, Gabriella Pagano: le domande potranno essere presentate, anche da imprese private, a partire dal 16 marzo. La Regione Abruzzo ha sottoscritto con la Cassa Depositi e Prestiti, una convenzione che definisce le modalità operative del Fondo Kyoto per gli enti locali. A livello centrale, la cabina di regia del Fondo è affidata alla Cassa Depositi e Prestiti mentre la fase istruttoria sarà curata direttamente dalla FIRA.

Teramo 9 marzo2012

 

 

Valuta la qualità complessiva di questo articolo. Grazie

2.0
Ricerca
Cerca nei contenuti

Cerca persone e servizi