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Fiume Vomano. Questa mattina vertice in Regione con l'Assessore ai Lavori Pubblici, Angelo Di Paolo

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ultima modifica 04/09/2009 18:40


Romandini: <Il progetto di risanamento può ripartire ma va riconfigurato: per un'adeguata messa in sicurezza servono altri stanziamenti >

Un ampio vertice sulla situazione del fiume Vomano e sui rischi connessi al peggioramento del fenomeno erosivo lungo l’alveo e alla condizione della foce si è svolto questa mattina a l’Aquila, presso l’Assessorato ai Lavori Pubblici.

Per la Provincia hanno partecipato il presidente Valter Catarra, l’assessore al ramo Elicio Romandini e l’assessore all’Urbanistica e alla Protezione civile, Vincenzo Falasca.

Ampio il tavolo di confronto organizzato dall’assessore regionale Angelo Di Paolo e non potevano mancare i Sindaci di Roseto e Pineto: Franco Di Bonaventura e Luciano Monticelli. Quest’ultimo, da tempo, denuncia i rischi derivanti dalla darsena che si è formata alla foce del fiume, contesta la presenza del “pennello” a mare e vorrebbe vedere ridimensionato il porto turistico di Roseto.

Per quanto riguarda la Provincia, l’assessore Elicio Romandini ha aggiornato i presenti rispetto al progetto di risanamento idraulico del fiume. Un progetto di 7 milioni, appaltato 4 anni fa. I lavori, oggi, sono fermi in quanto il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dalla ditta Idresia (seconda classificata nella gara d’appalto) annullando l’aggiudicazione fatta all’Ati Savini. La Provincia in seguito alla sentenza, ha provveduto ad assegnare la realizzazione dell’opera all’Idresia ma per far ripartire i lavori bisogna comunque stipulare un nuovo contratto e riconfigurare il progetto.

Una necessità determinata dal fatto che la prima aggiudicataria ha già realizzato una parte di lavori che, nel frattempo la situazione di foce e soprattutto dell’ alveo, dopo il terremoto e le esondazioni, è notevolmente peggiorata.

<Una situazione davvero complessa – ha affermato l’assessore Elicio Romandini – aggravata dal fatto che dopo tutti questi anni e dopo gli eventi degli ultimi mesi, la somma residua del finanziamento, meno di 5 milioni, non è sufficiente a garantire un intervento adeguato. Abbiamo meno soldi per effetto dell’aumento dei prezzi e dobbiamo realizzare un maggior numero di interventi; un gap calcolabile attorno ai 5 milioni di euro. Su questi specifici aspetti presenteremo una relazione e una richiesta di integrazione di finanziamento alla Regione>.

<Visto che eventuali altri finanziamenti, così come preannunciato dalla Regione, non saranno disponibili nell’immediato> ha precisato il presidente Valter Catarra <sarà indispensabile, di concerto con i Comuni e con la stessa Regione, ridefinire gli interventi prioritari>. Fra questi, ci potrebbe essere lquello sulla foce, per eliminare le attuali esondazioni a danno del territorio di Pineto.

L’assessore Angelo Di Paolo, preso atto della necessità di non perdere altro tempo ha convocato un tavolo tecnico per il prossimo 10 settembre, alle ore 9, al quale parteciperanno tutti gli enti coinvolti.

Ieri sera, per affrontare preventivamente i temi della riunione di questa mattina, il presidente Catarra, l’assessore Romandini e i suoi colleghi di Giunta: Ezio Vannucci (Turismo); Vincenco Falasca (Urbanistica e Protezione Civile) e Francesco Marconi (Ambiente) avevano incontrato in Provincia i sindaci di Roseto e Pineto. <Abbiamo riaperto un canale di dialogo e stiamo cercando di favorire una soluzione condivisa fra gli interessi contrapposti espressi dal Comune di Roseto e da quello di Pineto> ha commentato il presidente Valter Catarra.

Teramo 4 settembre 2009

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