Consiglio: deliberati i criteri per la ridefinizione dell' assetto organizzativo dell'ente
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- ultima modifica 01/12/2010 10:05
Su proposta dell’assessore al personale, Davide Di Giacinto, ieri sera in Consiglio, sono stati approvati i “criteri generali per la ridefinizione dell’assetto organizzativo dell’ente”.
“Un passaggio di rilevanza strategica, propedeutico all’adozione di nuovi assetti organizzativi più snelli ed efficaci” ha spiegato l’Assessore sottolineando che, naturalmente, il regolamento recepisce le novità introdotte con il decreto 150 del 2009, decreto Brunetta, e che è stata l’occasione per affrontare temi come “il merito, l’organizzazione del lavoro sulla base dei nuovi compiti e delle nuove sfide della pubblica amministrazione, il ruolo della dirigenza, la qualità dei servizi, i diritti dei cittadini e della collettività” .
In linea generale, l’atto di indirizzo, si prefigura come uno strumento per realizzare una: “struttura amministrativa flessibile e leggera, al servizio dei cittadini e delle imprese, che assuma come obiettivo condiviso quello di abbattere i costi di funzionamento ampliando e migliorando i servizi”. Nello specifico sono numerose le novità che vengono introdotte anche in considerazione del fatto che il precedente regolamento risale al 1997.
Il principio della massima trasparenza con “accessibilità assoluta sugli atti che non contengono dati privati o sensibili”; la rotazione degli incarichi dirigenziali; valutazione della qualità dei servizi e il rispetto degli impegni assunti con la collettività, potenziamento della capacità di ascolto dei cittadini; adeguamento dinamico delle strutture e dei processi di lavoro in relazione ai contesti di intervento; la flessibilità nell’organizzazione delle strutture e nella gestione delle risorse umane; la responsabilizzazione della dirigenza in ordine alla gestione della spesa e al corretto sviluppo dei procedimenti amministrativi; l’introduzione di un sistema chiaro e trasparente di premialità; l’istituzione dell’ Organismo indipendente di valutazione; limiti, criteri e modalità per l’affidamento di incarichi di collaborazione autonoma.
Per quanto riguarda la dirigenza vengano ribaditi i seguenti elementi caratterizzanti la funzione: autonomia determinativa, responsabilità gestionale e collaborazione con gli organi di indirizzo politico.
Documento generico, lo ha definito la minoranza che ha parlato di “occasione perduta” e prima ha chiesto il rinvio del dibattito, per una “riflessione più attenta” , e poi ha votato contro
Il regolamento con interventi di Ernino D’Agostino “è un atto di competenza del Consiglio ed è una scorrettezza non consentirci un confronto più attento visto che il documento ci è stato consegnato venerdì”; Giuseppe Di Febbo, Renzo Di Sabatino, Riccardo Mercante.
“Ci siamo sentiti accusare di immobilismo, questo è il primo atto di un nuovo assetto verso il quale procederemo celermente” ha chiosato il Presidente.
Teramo 30 novembre 2010