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Danni terremoto: attraverso un accordo con gli Ordini professionali la Provincia "sblocca" l'impasse sulle procedure

creato da Ufficio Stampa
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ultima modifica 25/06/2010 14:29

 

Ci sono centinaia di cittadini teramani che hanno presentato richiesta di rimborso per i danni causati dal terremoto alle strutture di loro proprietà: strutture ad uso residenziale o produttivo lesionate e in numerosi casi dichiarate inagibili.
La controversa interpretazione di alcune fra le tante direttive e circolari che si sono succedute in questi mesi da parte degli organi competenti, Protezione Civile e Regione, ha ritardato l’esame delle richieste di autorizzazione causando notevoli disagi ai cittadini e le proteste degli Ordini professionali e in particolare di quello degli Ingegneri che ha chiesto alla Provincia di intervenire.


Così, ieri mattina l’assessore all’urbanistica, Vincenzo Falasca, ha riunito i rappresentanti degli ordini professionali concordando con loro di “istituire un ufficio per le pratiche del terremoto” e di dare subito avvio all’esame delle richieste di autorizzazione al rimborso che sono pervenute al Genio Civile da parte dei Comuni.


<In questi mesi nessuno è riuscito a sciogliere alcuni dubbi sulle modalità con le quali il Genio Civile doveva procedere – spiega Vincenco Falasca – a creare non poche perplessità è stata la circolare che sostiene che il Genio deve compiere delle verifiche e quindi dei sopralluoghi a campione su quei progetti periziati dai professionisti e non dalla Protezione civile. Ovviamente, la stragrande parte delle richieste di rimborso è stata curata dai professionisti e i nostri uffici dovranno affrontare una mole di lavoro che “pesa” quanto mesi di lavoro ordinario in presenza di difficoltà interpretative>.


L’assessore Falasca, al quale presidenti degli Ordini hanno riconosciuto “un grande senso di responsabilità” , ritenendo prioritario “il diritto del cittadino a vedersi riconosciuto un diritto” ha deciso, quindi, di istituire un apposito ufficio per l’esame delle istruttorie e di avviare subito l’esame delle richieste ad esclusione di quelle che a monte vantano la perizia della Protezione civile; queste ultime dovranno essere esaminate ed autorizzate direttamente dal Comune.
Infine, per risolvere la questione dei “controlli a campione, quanti e in che modo” si è deciso che le modalità saranno “concordate con gli Ordini professionali” in maniera da evitare ogni equivoco o controversia.

 

 

I rappresentanti dei professionisti, fra le altre cose, hanno sottolineato il significativo ruolo svolto dai tecnici sin dai primi giorni del dopo-sisma visto che si sono prontamente attivati e hanno collaborato con cittadini ed enti nello svolgimento dei sopralluoghi e delle perizie “anticipando di tasca propria i costi dei progetti”.


All’incontro hanno partecipato Alfonso Marcozzi, presidente dell’Ordine degli ingegneri insieme a Magiste Trosini; Claudio Di Addezio in rappresentanza del presidente dell’Ordine degli Architetti, Giustino Vallese; Maurizio Sacripante, presidente del Collegio dei Geometri; il dirigente del settore Urbanistica e genio civile, Domenico Di Giovannantonio e Sandro Modesti responsabile del servizio Genio civile.

Teramo 25 giugno 2010

 

 

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