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Danni alluvione. La Val Vibrata torna a collegarsi sulla direttrice del Salinello.

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ultima modifica 22/04/2011 16:47

Riaperti gli attraversamenti a Floriano e Villa Maggi. Di nuovo transitabile anche la provinciale per San Giacomo da Ripe di Civitella. "Il fare è venuto prima del dire" afferma Catarra sottolineando la velocità con la quale sono stati ripristinati i collegamenti più importanti

 

Da questa mattina è transitabile il guado sul Salinello, a 100 metri dal ponte inagibile dall’alluvione del primo marzo, in località Floriano-Villa Ricci fra i comuni di Sant’Omero e Campli. L’attraversamento si trova proprio all’interno della zona artigianale e ricollega quell’area della Vibrata al capoluogo oltre a servire un’ importante zona artigianale.
Si tratta di un guado provvisorio: un monolite in cemento alto un metro e lungo 9 che è stato posizionato nel letto del fiume ma che consentirà il regolare deflusso delle acque. Si trova a 100 metri dal ponte inagibile, in località Floriano-Villa Ricci e si potrà attraversare a senso unico alternato mentre le vie d’accesso saranno percorribili nei due sensi di marcia. La struttura è illuminata con fari alimentati con pannelli fotovoltaici installati sul monolite. Il guado sarà continuamente monitorato e in caso di allarme meteo sarà chiuso; è costata circa 80 mila euro ed è stato realizzato dalla ditta Costram.
All’apertura del guado, alla presenza del presidente Valter Catarra, dell’assessore Elicio Romandini e dell’assesssore Francesco Marconi, sono intervenuti i sindaci di Campli e Sant’Omero, Gabriele Giovannini e Alberto Pompizii: quest’ultimo nella sua doppia veste di presidente dell’Unione della Val Vibrata. Per l’occasione imprenditori e dipendenti del Nucleo artigianale hanno sospeso le attività offrendo un rinfresco agli amministratori e ai numerosi cittadini presenti.
Subito dopo, con il sindaco di Tortoreto, Generoso Monti, è stato riaperto il ponte sulla provinciale 10 a Villa Maggi fra Tortoreto e Mosciano. Oltre alla strada, franata in più punti, è stata sostituita una “spalletta” del ponte. I lavori, realizzati dalla ditta Franco Petrini sono costati 100 mila euro. Infine è stata riaperta la provinciale 53 che da Ripe di Civitella conduce a San Giacomo. Sprofondata in più punti, in alcuni tratti era franata a valle di oltre 50 metri.


Il presidente Catarra ha sottolineato il ruolo decisivo svolto dall’assessore alla viabilità, Elicio Romandini, nella sua doppia veste di amministratore provinciale e ingegnere: “In questo caso il fare è venuto prima del dire: nel giro di poche settimane sono stati ripristinati i collegamenti più importanti, la Pedemontana, la Val Vibrata, le strade delle zone interne. Un lavoro e un impegno decisamente fuori dell’ordinario. E mentre provvediamo a far fronte alle emergenze e a monitorare il territorio, seguiamo molto da vicino i passi del Governo per lo stanziamento dei fondi per l’emergenza. Bene ha fatto Chiodi a decidere di impugnare la norma del decreto <milleproroghe> che prevede la compartecipazione delle Regioni per i finanziamenti in caso di catastrofi naturali. Anche noi faremo la nostra parte come enti locali, a fianco della Regione, per pretendere quanto dovuto”.
“Abbiamo fatto un grande sforzo, utilizzando unicamente le nostre risorse, per alleggerire i tanti disagi subiti dalla popolazione – ha commentato Romandini – abbiamo pensato anche ai turisti che arrivano per le vacanze pasquali e ai tanti teramani che vivono fuori e tornano a casa in questi giorni di festa. Tanto lavoro, tempi brevissimi e un ringraziamento va a tutto il settore tecnico che dall’alluvione in poi si è speso senza riguardi”.
Teramo 22 aprile 2011
 

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