Consultori, la Commissione pari opportunità chiede risposte. La Asl: "Situazione difficile, presto interventi"
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- ultima modifica 10/11/2011 11:35
Sulla situazione dei consultori in provincia di Teramo, interviene la Commissione per la promozione delle pari opportunità. Ieri la presidente, Desiree Del Giovine, ha avuto un incontro con il direttore generale della Asl, Giustino Varrassi, il quale ha subito convocato una riunione con Valerio Profeta, direttore del Coordinamento Assistenza Sanitaria Territoriale, e con il direttore sanitario Camillo Antelli.
"Abbiamo avuto un lungo colloquio - ha dichiarato al termine la presidente della Cpo Del Giovine - nel tentativo di capire la situazione e soprattutto per cercare di trovare una soluzione percorribile a breve e lungo termine. La Asl ha ereditato una situazione molto negativa, come mi è stato riferito, e sta cercando di risolvere il problema, ma il nodo principale è rappresentato dalla carenza di ginecologi da inviare sul territorio. Da parte nostra continueremo a seguire da vicino l'evolversi della situazione augurandoci che il 2012 porti novità positiva in materia di consultori che, è bene ricordarlo, svolgono servizi fondamentali per la collettività. Ringrazio i vertici dell'Asl per la disponibilità e per le risposte che hanno fornito".
La Asl, attraverso il coordinatore dell'assistenza territoriale, Valerio Profeta, ha risposto alle sollecitazioni della Cpo anche attraverso una nota scritta (riportata integralmente sotto) con cui, dopo un'ampia premessa finalizzata ad inquadrare il problema, ha annunciato l'intenzione di integrare il personale medico impegnato nell'attività dei consultori familiari. A tale proposito, si legge nella nota, "l'azienda ha già bandito sia le procedure concorsuali, sia quelle di mobilità per specialisti ginecologi da assegnare ai reparti ospedalieri. Una volta rinforzato l'organico ospedaliero con le nuove leve, il personale medico già operante nelle divisioni di Ostetricia e Ginecologia, con maggior esperienza, potrà turnare per coprire le esigenze ambulatoriali dei consultori familiari. Le suddette procedure dovrebbero concludersi nei primi mesi del 2012".
"Le attuali emergenze - spiega ancora la nota - interessano, soprattutto il consultorio di Montorio al Vomano e quello di Teramo. Per il primo abbiamo già trovato una soluzione che consentirà di riprendere l'attività ostetrico-ginecologica nel consultorio con le stesse modalità di due mesi or sono. Per il secondo ci rivolgeremo al personale ospedaliero per l'esecuzione di turni aggiuntivi da svolgere nel consultorio di Teramo".
Di seguito la nota integrale della Asl in risposta alle richieste della presidente della Cpo Del Giovine:
Gent.ma Dottoressa,
come d'accordo le invio alcune note su quanto è emerso nella riunione di oggi, alla quale hanno partecipato anche il Direttore Generale e il Direttore Sanitario e che ha avuto come tema l'assistenza consultoriale.
Sino a circa due anni or sono i consultori familiari erano inquadrati nell'ambito del Dipartimento di Prevenzione. In ossequio al P.S.R. vigente, la A.S.L. di Teramo istituì la unità operativa Assistenza Consultoriale e la inquadrò nel Dipartimento Assistenza Sanitaria Territoriale.
Sino a quel momento in provincia di Teramo erano attivi 21 sedi di consultorio. Purtroppo tali consultori erano per lo più nominali. Si trattava, infatti, di sedi che erano aperte al pubblico pochi giorni la settimana (talvolta uno o due) e spesso il personale era rappresentato da una o due persone. Sempre sulla base dei dettami normativi, la A.S.L. di Teramo operò una rivisitazione della rete consultoriale creando sei consultori di base e due avanzati di riferimento. Ogni consultorio poteva contare su un organico pieno e, in alcuni casi, con due o tre operatori della stessa disciplina.
Non le nascondo che prima della razionalizzazione della rete consultoriale, i consultori avevano attraversato un periodo, durato diversi anni, di completo abbandono che aveva determinato un deterioramento dell'operatività, sia in senso tecnologico-strutturale, sia nel senso della perdita della funzione d'equipe multidisciplinare propria dei consultori familiari.
Primo obiettivo dell'Azienda è stato quello di recuperare il gap tecnologico e la dimensione del lavoro in equipe. Assente era l'integrazione della rete dei consultori con le divisioni ospedaliere di ginecologia e di pediatria.
A tal fine ogni postazione di lavoro dei consultori è stata dotata di P.C. con collegamento a internet. È stato acquistato un programma di gestione informatizzata della cartella consultoriale che è stato istallato sperimentalmente nei consultori di Teramo e Roseto e che da gennaio 2012 diventerà operativo in tutti i consultori. È stato creato in rete un consultorio virtuale (denominato "otto+uno" www.8+1.aslteramo.it) al quale ogni giorno si rivolgono molti utenti, soprattutto giovani. Abbiamo acquistato arredamenti ed attrezzature, e molte altre sono in corso di acquisizione. In alcuni casi abbiamo adeguato le strutture edili anche se altro occorre ancora fare, soprattutto a Silvi e Atri (per Atri è stata già fatta la progettazione ed il computo metrico).
Dal punto di vista del lavoro di equipe, lo scorso anno abbiamo avviato una formazione specifica in tal senso affidata a formatori di comprovata esperienza nel settore. Nel primo anno di corso è stato affrontato il problema "dell'accoglienza" degli utenti sia sotto il punto di vista dell'organizzazione sia da quello delle tecniche relazionali. Un'indagine di costumer satisfation, pre e post corso, affidata a terzi, ha documentato un incremento della soddisfazione degli utenti. Ogni consultorio ha, inoltre, avviato progetti specifici quali l'assistenza alle donne straniere o la genitorialità. A breve ripartirà il secondo anno di corso.
Recentemente il Coordinamento Assistenza Sanitaria Territoriale e il Dipartimento Materno-Infantile hanno preso accordi per facilitare l'integrazione consultori-ospedale, integrazione che dovrà passare attraverso la condivisione di protocolli comuni.
Purtroppo i pensionamenti e trasferimenti non hanno risparmiato nemmeno i consultori. Come lei ben sa, le limitazioni imposte dalle norme in materia di assunzione di personale non ci consentono nel breve termine di ricoprire i posti resisi vacanti. A ciò si aggiunga il fatto che ancor più grave carenza d'organico si registra nelle unità operative di Ostetricia e Ginecologia.
Intenzione della A.S.L. è quella di integrare il personale medico delle suddette unità operative ospedaliere nell'attività dei consultori familiari. Riteniamo, infatti, che personale medico di lunga e provata esperienza possa rappresentare un validissimo apporto in termini di professionalità per le attività consultoriali.
L'azienda ha già bandito sia le procedure concorsuali, sia quelle di mobilità per specialisti ginecologi da assegnare ai reparti ospedalieri. Una volta rinforzato l'organico ospedaliero con le nuove leve, il personale medico già operante nelle divisioni di Ostertricia e Ginecologia, con maggior esperienza, potrà turnare per coprire le esigenze ambulatoriali dei consultori familiari. Le suddette procedure dovrebbero concludersi nei primi mesi del 2012.
Le attuali emergenze interessano, soprattutto il consultorio di Montorio al Vomano e quello di Teramo. Per il primo abbiamo già trovato una soluzione che consentirà di riprendere l'attività ostetrico-ginecologica nel consultorio con le stesse modalità di due mesi or sono. Per il secondo ci rivolgeremo al personale ospedaliero per l'esecuzione di turni aggiuntivi da svolgere nel consultorio di Teramo.
Restando a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento o sviluppo, la saluto cordialmente.
Dott. Valerio F. Profeta
Direttore Coordinamento Assistenza Sanitaria Territoriale
Teramo, 10 novembre 2011