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Consiglio Provinciale: sulla crisi e sulla sicurezza maggioranza e minoranza votano insieme

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ultima modifica 28/11/2009 15:49



Sulla crisi economica e sulla sicurezza, maggioranza e minoranza, questa mattina in Consiglio Provinciale, hanno votato documenti condivisi. Sulla crisi e sulle misure da adottare in via prioritaria, la minoranza (Pd, Italia dei Valori, Sinistra e libertà), dopo l’inserimento di alcuni degli emendamenti proposti, ha votato l’ordine del giorno della maggioranza (Pdl, Udc, Al Centro per Catarra, Liberalsocialisti); all’unanimità è passato anche un altro ordine del giorno; quello presentato dal consigliere Massimo Vagnoni (Pdl) riguardante la sicurezza.

Sulla crisi, facendo seguito sia al Consiglio aperto svoltosi la settimana scorsa a Sant’Egidio che alla risoluzione votata dal Consiglio Regionale un mese fa, sono state individuate alcune azioni propritarie:concertare con gli attori sociali del territorio le priorità per quanto riguarda l’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga e le conseguenti proposte da portare all’attenzione della Cicas (Regione Abruzzo); potenziare le politiche attive del Lavoro dando seguito ai bandi previsti nel POR FSE; definire l’accordo-programma con la Regione Abruzzo e la Regione Marche, già riattivato presso il Ministero dello Sviluppo, rispetto al protocollo d’intesa Val Vibrata-Tronto (puntando all’attrazione di investimenti nei settori tessile-abbigliamento-calzatiriero-metalmeccanico con particolare attenzione al polo del carbonio, dell’agroalimentare e dellegno) anche alla luce dell’Accordo sulle grandi infrastrutture (APQ) e dell’inserimento nel Masterplan regionale di una specifica misura per la provincia teramana; auspicare la definitiva approvazione del Par Fas allo scopo di assicurare il finanziamento dei progetti strategici; dare corso alle intese già avviate da Regione e Provincia per l’erogazione, da parte delle banche, delle anticipazioni per la cassa integrazione guadagni.

Il documento votato, quindi, impegna il Presidente e la Giunta ad assumere iniziative per dar corso alle misure individuate avendo cura di “attivare strumenti di comunicazione a favore di lavoratori e imprese per divulgare tutte le opportunità connesse alle misure anti-crisi”.

Il capogruppo del PDL, Raimondo Micheli, ringraziando la consigliera Rita Ettore per il lavoro svolto nell’elaborazione del documento, ha parlato di un “grande senso di responsabilità” da parte del Consiglio che è riuscito, su un argomento tanto importante, a “trovare un punto di sintesi”. Per Ernino D’Agostino, capogruppo del PD, la “minoranza, ben conscia della necessità di dare risposte concrete alle esigenze poste dal mondo dell’impresa e dai lavoratori, ha rinunciato a sottolineare aspetti critici che pure rileviamo per conferire una maggiore forza istituzionale alle proposte del Consiglio”.

Per quanto riguarda il tema della sicurezza, il Consiglio si è confrontato su un ordine del giorno proposto dal consigliere Massimo Vagnoni, il quale, anche alla luce dei gravi episodi verificatisi negli ultimi mesi sulla costa teramana e in particolare fra Martinsicuro e Alba Adriatica, ritiene sia necessario, fra le altre cose: “aumentare l’organico delle stazioni dei Carabinieri e istituire un Commissariato di Polizia in una delle città costiere”.
Dobbiamo spegnere i fuochi di sfiducia nelle istituzioni” ha affermato il consigliere del Pdl, elencando tutta una serie di dati e fatti che testimoniano: “lo stato di allarme e il senso di insicurezza dei cittadini e il rischio di una escalation che può compromettere la vita civile”.



Sull’argomento sono intervenuti, fra gli altri, i consiglieri Flaviano Montebello; Giuseppe Di Febbo; Raimondo Micheli; l’assessore alle Politiche Sociali Renato Rasicci. “Lo voteremo – ha dichiarato Renzo Di Sabatino dai banchi del PD – perché è evidente che la situazione che ci ha investito è grave e necessita di una risposta, anche formale, delle istituzioni”. L’ordine del giorno sarà inviato al Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, al Prefetto e al Questore di Teramo.

Il Consiglio, inoltre, ha votato a maggioranza una variazione di bilancio (per 626 mila euro) e l’assestamento generale (una manovra da 1 milione e 600 mila euro); la convenzione per la gara d’appalto per i servizi di tesoreria.
Votato all’unanimità l’ordine dl giorno proposto dal presidente del Consiglio, Mauro Martino, a favore degli ex Lsu che prevede: di richiedere alla Cicas (Comitato di crisi della Regione Abruzzo) di autorizzare ulteriori 52 settimane di trattamento di mobilità in deroga; di far deliberare alla Regione “i termini per la concessione degli aumentati incentivi per la stabilizzazione definitiva, per la fuoriuscita volontaria e per l’accompagnamento alla pensione”; di attuare le sinergie interistituzionali per la definitiva stabilizzazione degli ex Lsu.

Il presidente Catarra ha risposto all’interrogazione presentata dal PD sul futuro dei precari dell’ente. “Non voglio creare confusione né ingenerare equivoci perché siamo nel mezzo di un percorso - ha affermato il Presidente –attualmente stiamo riflettendo su una soluzione che sia il meno indolore possibile per i lavoratori ma che tenga conto di una migliore e più razionale organizzazione dei servizi. Ci siamo già incontrati con i sindacati con i quali torneremo a confrontarci il prossimo 4 dicembre. Subito dopo incontreremo anche le rappresentanze sindacali dell’ente”.

Teramo 28 novembre 2009

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