Con la certificazione delle caldaie i cittadini teramani hanno risparmiato il 4% sui consumi: dal 1 febbraio inizia la nuova campagna per la messa in regola degli impianti
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- ultima modifica 22/01/2010 15:31
I cittadini della provincia di Teramo hanno risparmiato il 4% l’anno sul consumo di gas e l’aria si è “risparmiata” fra le 9000 e le 14000 tonnellate annue di emissioni di Co2.
Questi i risultati più significativi (nell’allegato i dettagli) illustrati questa mattina dall’assessore all’Ambiente, Francesco Marconi, ottenuti grazie alla ”certificazione delle caldaie” ; un servizio gestito dalla Provincia (su tutto il territorio ad eccezione del capoluogo) con l’ausilio tecnico dell’Agenzia per l’energia e l’ambiente.
Su 94000 caldaie domestiche “che insieme pesano sull’aria quanto tre turbogas” ha specificato l’Assessore, ne sono state certificate 75.178 . Questo significa che altrettanti cittadini hanno contattato i tecnici della Provincia e hanno fatto controllare le caldaie e regolato le emissioni.
“Un risultato straordinario - ha commentato l’assessore Marconi – raggiunto da poche Province in Italia e proprio per questo esporteremo il nostro modello in altre realtà: abbiamo già stretto un accordo con la Provincia di Oristano e ci hanno contattato da Crotone. La costante crescita del numero di impianti certificati testimonia l’attenzione dei cittadini verso il risparmio energetico. Di questo dobbiamo ringraziare anche le associazioni di categoria e dei consumatori che collaborano attivamente con noi nel promuovere il servizio”.
La certificazione delle caldaie è un obbligo di legge, si realizza attraverso la normale manutenzione, la tariffa del servizio è di 15 euro: “la più bassa in Abruzzo fra le più basse in Italia”. Chi non certifica la propria caldaia incorre nel rischio di una visita ispettiva (nel biennio 2008-2009 ne sono state compiute 36.667) il cui costo per l’utente è di 80 euro.
Il 1 febbraio, ha annunciato l’Assessore, inizierà la campagna di certificazione 2010/2011 e potranno essere certificati anche gli impianti superiori a 35kW, ovvero gli impianti ad uso pubblico o commerciale. “Sarà nostra cura – ha sottolineato Marconi – avviare un’adeguata campagna di informazione”.
Come specificato dal dirigente del settore, Ferdinando Di Sanza, modalità e compiti di questo servizio, si inquadrano nelle attività previste dal Piano per l’Energia e l’ambiente adottato dall’ente che ha fra i suoi obiettivi principali, secondo il Protocollo di Kyoto, quello di diminuire del 20% le emissioni di CO2 in atmosfera.
Teramo 22 gennaio 2010