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Centro diurno per disabili. Terminati i lavori del "Laboratorio" di Montorio al Vomano.

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ultima modifica 13/10/2011 13:25

Il vicepresidente Rasicci: "Una risorsa vera per i ragazzi e le loro famiglie"

 

 

 

Entro novembre apre a Montorio “Il laboratorio”, Centro diurno per i disabili. Ieri mattina il vicepresidente Renato Rasicci ha incontrato le famiglie, l’Irifor e l’assessore Flavio Paolini del Comune di Montorio per illustrare i lavori svolti dalla Provincia e concordare gli ultimi aspetti logistici prima dell’inaugurazione.

 

Il progetto è stato presentato dall’Assessorato alle Politiche sociali della Provincia (2008) ed è stato finanziato, su proposta della Prefettura, dal Ministero dell’Interno, dalla Fondazione Tercas, dalla Comunità Montana del Gran Sasso e dallo stesso Comune di Montorio: al Comune sarà affidata la gestione del centro destinata a diventare una struttura di riferimento per tutta l’area del Gran Sasso.

 

Il Centro, un ex edificio scolastico ristrutturato dalla Provincia, potrà accogliere dai 20 ai 25 ragazzi; vi saranno organizzati laboratori e attività ludiche di accoglienza e sostegno. Sono previsti, infatti, laboratori per le attività manuali, spazi per la socializzazione, attività ricreative e motorie.

 

“Il Centro riempie un vuoto perché in questa vasta area interna che parte da Montorio e abbraccia i comuni dell’alto Vomano e del Gran Sasso non c’è una struttura pubblica per l’accoglienza diurna – commenta il vicepresidente Rasicci – e infatti le famiglie sono impazienti di vederlo funzionare e hanno offerto la loro collaborazione in qualità di volontari per il funzionamento della struttura”.

 

 

 

“Il laboratorio”, questo il nome del progetto, si è classificato al 13° posto nella speciale graduatoria stilata dal Ministro dell’Interno per i contributi del fondo UNRRA (un fondo delle Nazioni Unite destinato a finanziare progetti in favore di minori, giovani, emarginati, tossicodipendenti ovvero riguardanti attività di integrazione, specificamente finalizzate alla prevenzione di situazioni e comportamenti a rischio di devianza, abbandono o degrado sociale); un risultato ottenuto per l’alto valore sociale dell’iniziativa.

 

Teramo 13 ottobre 2011

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