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Case di accoglienza per donne maltrattate. Una emergenza nell'emergenza.

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pubblicato 20/03/2020 17:33

La struttura ospitante Casa Maia, per limitare i rischi di contagio, ha sospeso i nuovi ingressi nella casa rifugio per donne maltrattate. A questo proposito si registra l'appello della consigliera alle Pari Opportunità, Beta Costantini: "una emergenza nell'emergenza, servono fondi dal Governo per alloggi alternativi".

Teramo 20 febbraio 2020 . "Nelle disposizioni del Governo per l'emergenza COVID19 non ci sono provvedimenti a favore dlle case di accoglienza e alle case famiglia. Molte strutture accreditate, per tutelare gli ospiti dal rischio di contagio, non accettano nuovi ingressi. Così accade per Casa Maya, la casa di accoglienza gestita dalla Provincia - dichiara la Consigliera - Una emergenza nell'emergenza. Sappiamo fino a che punto può essere grave e rischiosa una situazione nella quale una donna e i suoi figli sono costretti a vivere con un soggetto maltrattante. Considerato che i tempi, e i provvedimenti, dell'emergenza COVID19 possono protrarsi;  non possiamo lasciare sole le donne che si trovano in questa situazione. E' necessario trovare una risposta alternativa, e naturalmente la Provincia è disponibile a fare la sua parte. Ma è indispensabile che così come ribadito dalla Ministra per le Pari Opportunità, Elena Bonetti, le case rifugio e i centri antiviolenza mantengano i servizi attivi. Per tradurre le dichiarazioni in fatti abbiamo bisogno che arrivino presto le risorse  annunciate dalla stessa Ministra per dotarci di alloggi alternativi: utile sarebbe stato prevederli già nel Decreto Cura Italia perchè l'emergenza vale anche per le donne e per i minori, per i servizi sociali che già normalmente fanno fatica a rispondere a tutte le urgenze. Va ribadito in questa circostanza che i servizi antiviolenza devono essere riconosciuti come servizi essenziali, altrimenti continuano a vivere fra mille difficoltà e, purtroppo, come accade oggi, diventano un'emergenza nell'emergenza. A tutte le donne ci tengo a ribadire che possono contare su di noi, attravero il centro La Fenice;  continuiamo ad essere attivi e presenti e le donne possono chiamare per qualsiasi necessità sapendo che che prenderemo in carico il caso"

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