Al centro antiviolenza La Fenice è arrivata una “segretaria” digitale.
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- pubblicato 17/12/2015 10:10
Grazie alla raccolta fondi coordinata dal Comune di Roseto e dalla Cpo locale in collaborazione con numerose associazioni
E’ stata consegnata ieri pomeriggio al centro antiviolenza “La Fenice” una segreteria digitale – fax, stampante, cordless, fotocopiatrice – comprata grazie alla raccolta fondi coordinata dal Comune di Roseto e dalla Cpo locale e realizzata in collaborazione con numerose associazioni locali e con il patrocinio dell’Anci.
A consegnare il prezioso strumento di lavoro un’ ampia delegazione con il sindaco Enio Pavone, la vicesindaco, Maristella Urbini, la presidente della Cpo rosetana Feny Di Sano, i rappresentanti dell’associazione “Insieme per San Giovanni” , i cui volontari, attraverso la vendita di piante e fiori, hanno concretamente contribuito a raccogliere la somma necessari all’acquisto; la rappresentante dell’Anci, Alessia De Paulis.
Un gesto molto apprezzato dalle operatrici del centro e dalla Provincia, ieri rappresentata dal consigliere Maurizio Verna, dalla presidente della Cpo, Monica Brandiferri e dalla responsabile dei servizi sociali, Cristina Di Baldassarre.
<La catena di impegno e solidarietà che è scattata con il convegno “Il lavoro che umilia” quando abbiamo lanciato la raccolta fondi è stata straordinaria, segno che nella nostra comunità l’attenzione verso il sociale non è un esercizio retorico – ha commentato il sindaco Pavone – e non posso non ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato a partire dalla nostra Cpo per finire ai volontari che vi hanno lavorato".
E sono tanti, come sottolineato dalla vicesindaco Urbini che ha fatto rilevare “quanto siano utili queste iniziative considerato che i centri antiviolenza non usufruiscono di finanziamenti propri e stabili”.
Maurizio Verna ha ricordato il ruolo strategico “del centro antiviolenza come di Casa Maya, gli unici esempi regionali di servizi di accoglienza a favore delle donne gestiti da una Provincia. La collaborazione con i Comuni è fondamentale anche nella nuova ottica di servizi associati”. Per Monica Brandiferri “si sta consolidando quella rete territoriale che come presidente della Cpo provinciale è il mio principale obiettivo perché servono servizi integrati e dialogo istituzionale: per rompere il muro di silenzio che spesso circonda la violenza sulle donne è necessario che queste percepiscano che esiste una rete affidabile di protezione”.
Teramo 15 dicembre 2015