Abruzzo – Croazia più vicine con l’idrovolante: un volo test il 1 luglio
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- ultima modifica 26/06/2013 14:02
Ora si cercano privati interessati a gestire la tratta: “Con questo progetto abbiamo abbattuto il gigante della burocrazia” ha dichiarato l’assessore Di Giacinto
Le due sponde dell’Adriatico “avvicinate” dall’idrovolante. Lunedì primo luglio, giorno dell’ingresso della Croazia in Unione Europea (alle ore 10.30) partirà da Giulianova il primo volo test in direzione di Pola, a bordo il presidente della Provincia, il sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro e l’assessore alle Politiche comunitarie Davide Di Giacinto, il presidente dell’Ente Porto, Paolo Vasanella.
Sul volo di ritorno, che “ammarerà” a Giulianova nel tardo pomeriggio, alle 15.30, anche il Sindaco di Pola, Miletic Boris.
Il responsabile del servizio di volo è la Magister Ludi di Milano (http://www.magisterludi.com/public_html/index.php ) che utilizzerà la compagnia aerea svedese Grafair Flight Management AB (http://www.grafair.se/ ). Questa mattina il comandante Mauro Calvano ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa insieme al presidente Catarra, all’assessore Di Giacinto, all’assessore comunale di Giulianova, Archimede Forcellese.
Il progetto Adri Sea Planes, di cui la Provincia di Teramo è capofila, interamente finanziato dall’Europa, ha come obiettivo quello di dimostrare la fattibilità e l’utilità di un canale di comunicazione alternativo a quello marittino e a quello aereo tradizionalei: oggi a impedire in Italia lo sviluppo di una linea di viaggio con gli idrovolanti – mezzi poco impattanti dal punto di vista ecologico - è la frammentazione dei referenti e delle normative. Fra i partner di progetto, infatti, c’è anche l’Ente nazionale di volo ENAC.
“I voli test (gli enti pubblici non gestiranno il servizio per il quale bisognerà individuare una compagnia aerea privata ndr) - ha spiegato l’assessore Davide Di Giacinto - in direzione transfrontaliera, dai porti di Giulianova e Brindisi verso Bar, Valona e Corfù hanno proprio l’obiettivo di dimostrare la fattibilità del sistema sia da un punto di vista tecnico che giuridico – amministrativo: direi che con il lavoro svolto abbiamo abbattuto il gigante della burocrazia e creato le condizioni per una futura tratta”.
Quella degli idrovolanti, ha spiegato Mauro Calvano, la prima società italiana ad essersi occupata di idrovolanti “rappresenta una interessante nicchia di mercato fino ad oggi poco percorsa proprio a causa di problemi burocratici: noi privati non saremmo mai riusciti a mettere attono al tavolo tutti i soggetti pubblici coinvolti, grazie a questo progetto siamo riusciti a superare buona parte dei problemi che fino ad oggi hanno ostacolato i voli”.
Con i fondi del progetto, inoltre, sono stati realizzati i pontili per l’ammaraggio: quello costruito a Giulianova dalla Provincia consentirà l’ormeggio di un idrovolante ed all’occorrenza di imbarcazioni da diporto di lunghezza fino a 14,0 m.
“Noi crediamo che Giulianova debba diventare Porto Provinciale – ha dichiarato il presidente Catarra – e anche questo progetto contribuisce allo scopo lasciando sul territorio un investimento che aumenta la dotazione dell’attuale struttura portuale. Il Comitato vivrà anche dopo la fine del progetto e non ho dubbi che se si continua a lavorae come fatto fino ad oggi trovereme dei provati interessati a investire”.
“Una linea di trasporto con gli idrovolanti rappresenterebbe un valore aggiunto per l’intero sistema turistico locale: non dobbiamo pensare solo al suo utilizzo come collegamento con i Paesi transfrontalieri ma anche a voli all’interno a puro scopo turistico – ha sottolineato Forcellese – ci sono ancora delle problematiche da superare ma il progetto ha creato un’opportunità che prima non c’era”.
Teramo 26 giugno 2013