Alsafil, cassa integrazione straordinaria per 53 lavoratori
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- ultima modifica 28/12/2009 17:21
Firmato a Roma l'accordo alla presenza di azienda e sindacati. Scongiurata la mobilità e attivati strumenti per cercare di ricollocare i lavoratori
Firmato questa mattina, a Roma, nella sede del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, alla presenza di azienda, sindacati e istituzioni, l'accordo per la concessione della cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività allo stabilimento Alsafil di Atri, l'azienda tessile della provincia di Mantova subentrata al Gruppo Pompea.
La Cigs riguarda 53 lavoratori, per i quali è stata scongiurata in questo modo l'ipotesi della mobilità (prima avviata e poi revocata dall'azienda), e durerà per un periodo di 24 mesi a decorrere dal 1° gennaio 2010.
Il piano di gestione degli esuberi prevede sia strumenti di ricollocazione in altre aziende sia mobilità incentivata per i lavoratori. La Provincia, per parte sua, assicurerà, attraverso i Centri per l'impiego, percorsi formativi per favorire la ricollocazione dei lavoratori mentre la Regione attiverà specifici percorsi quali il programma "Welfare to work" per le politiche di reimpiego (di prossima attuazione) e il Programma operativo 2007-2013.
Altro punto importante dell'accordo è il fatto che il piano di gestione degli esuberi, entro i primi dodici mesi, dovrà consentire la gestione positiva di almeno il 30% del personale (pari a 16 unità che quindi dovranno essere ricollocate). Il raggiungimento di tale risultato è requisito indispensabile per l'accesso al secondo anno di Cigs.
Presenti all'incontro, per la Provincia, gli assessori al Lavoro Eva Guardiani e al Bilancio Davide Di Giacinto.
"Con la Cigs si è riusciti a tamponare una situazione di emergenza - dichiara l'assessore Eva Guardiani - ma mi rendo conto che questo di per sé non è sufficiente a garantire un futuro ai lavoratori. I nostri sforzi ora devono essere orientati alla creazione di percorsi che facilitino il loro reinserimento".
"L'accordo che abbiamo firmato - aggiunge l'assessore Di Giacinto che è anche consigliere comunale ad Atri - contiene una serie di appigli che, se ben utilizzati, possono consentirci di raggiungere dei risultati significativi nella direzione auspicata che, evidentemente, è quella di garantire nuove certezze per i lavoratori coinvolti nella Cigs".
Esprime particolare soddisfazione il risultato raggiunto anche l'assessore del Comune di Atri Giammarco Marcone, presente all'incontro, che lo giudica "una panacea rispetto al male reale ma comunque un passo importante verso la soluzione di un annoso problema".
All'incontro hanno partecipato rappresentanti dell'azienda (Patrizio, Tommaso e Florian Dalla Mano, assistiti da Alessia Ghirardi dello studio Lorenzini) i sindacati - la Filtea Cgil nazionale (Antonio Brocco), la Femca Cisl di Teramo (Giampiero Daniele) e la Filtea Cgil di Teramo (Giovanni Timoteo ed Emanuela Loretone) - e la Rsu aziendale.
Teramo, 28 dicembre 2009