E-democracy, una ricerca e una classifica dal Censis.
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- ultima modifica 24/04/2025 12:49
Il sito della Provincia di Teramo al 5° posto tra le Province italiane.
Il Censis ha reso noti i dati della ricerca sulla e-democracy (strumenti e servizi di rete per la partecipazione dei cittadini - utenti) della pubblica amministrazione italiana.
Secondo la classifica stilata e presentata qualche giorno dal direttore, Giuseppe Roma, la Provincia di Teramo è al 5° posto, dopo le Province di Milano, Forlì-Cesena, Parma e Padova (www.censis.it)
Partendo dall'analisi sullo stato della partecipazione democratica e sulle condizioni di "digitalizzazione" dei cittadini italiani si fa il punto sull'offerta di servizi e informazioni che la pubblica amministrazione fa viaggiare in rete e sul grado di coinvolgimento e di integrazione che i siti pubblici sono in grado di realizzare.
Secondo il Censis, solo il 3,9% dei siti delle Province ha previsto strumenti di partecipazione e consultazione.
Fra queste vi è la Provincia di Teramo. Infatti, accanto alle informazioni, nel sito viaggiano forum, sportelli, sondaggi, i recapiti telefonici in ogni pagina, i nomi e i referenti dei servizi; tutto ciò che oltre a costituire informazione di primo livello facilita l'interazione con il cittadino.
La Provincia di Teramo, intanto, sta preparando il progetto di e-democracy per il bando emanato dal Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie, che scade a luglio: in questo caso si prevedono strumenti per la partecipazione attiva dei giovani e dei soggetti più deboli alle politiche dell'ente.
"La diffusione degli strumenti di rete sono la grande scommessa della pubblica amministrazione - commenta il presidente D'Agostino - per evitare che vi sia una cittadinanza di serie A in grado di dialogare con pari dignità con la pubblica amministrazione e una cittadinanza di serie B, poco consapevole dei propri diritti, in fila agli sportelli, disorientata sui servizi e disinformata sulle opportunità. E' una scommessa, questa, sulla quale la Provincia ha deciso di puntare ritenendo la modernizzazione del sistema uno dei nodi cruciali del sistema Italia".