I cittadini e le cittadine di Paesi terzi soggiornanti di lungo periodo
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- ultima modifica 06/08/2010 14:45
Guida in 8 lingue alla mobilità nei Paesi dell'Unione europea
In allegato la guida alla mobilità nei Paesi dell'UE per i cittadini di Paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo, realizzata dall'Associazione della UIL Un.It.I. del Friuli Venezia Giulia e relativa alla Direttiva CE n.109/2003.
La direttiva 2003/109/CE, riguardante lo status dei cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo, è stata adottata dal Consiglio dell’UE il 25 novembre 2003. Si tratta di una direttiva molto importante in cui vengono affermati alcuni principi fondamentali per cittadini provenienti da Paesi extra UE che abbiano acquisito o intendano acquisire detto status.
La direttiva, infatti, riconosce che lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia che l’UE intende creare al suo interno deve prevedere anche delle misure in materia di immigrazione e salvaguardia dei diritti dei cittadini di paesi terzi.
Il Consiglio dell’UE, inoltre, ha affermato come sia necessario ravvicinare lo status giuridico di questi nuovi cittadini a quello dei cittadini comunitari, stabilendo che alle persone regolarmente soggiornanti nei paesi dell’UE per un periodo di almeno 5 anni e che fossero in possesso di un p.d.s. di lunga durata, dovessero essere garantiti una serie di diritti uniformi e quanto più simili a quelli di cui beneficiano i comunitari. La direttiva riconosce poi che l’integrazione dei cittadini extra UE, stabilitisi a titolo duraturo nei paesi dell’UE, costituisce un elemento chiave per la promozione della coesione economica e sociale.
In questo senso, detta direttiva afferma che, per costituire un autentico strumento di integrazione sociale, lo status deve garantire al suo titolare la parità di trattamento con i cittadini comunitari in una vasta gamma di settori economici e sociali.
Questa guida, realizzata 8 lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, arabo, serbo-croato, albanese e ucraino), illustra i contenuti principali della direttiva e si pone lo scopo di informare i/le cittadini/e di paesi terzi che siano titolari dello status o che vogliano acquisirlo su come sia possibile esercitare il diritto alla mobilità per un periodo superiore a 3 mesi nei 12 paesi vincolati alla sua applicazione, che erano appartenenti all’UE alla data di entrata in vigore della direttiva (23 gennaio 2004).
Il testo analizza per ciascuno dei 12 Paesi se:
a. la direttiva sia stata trasposta nell’ordinamento interno; inoltre, in caso di trasposizione della direttiva, analizza se:
b. il diritto del/della soggiornante di lungo periodo di soggiornare in un 2° paese dell’UE per più di 3 mesi sia stato numericamente limitato;
c. il/la soggiornante di lungo periodo che intende soggiornare in un 2° paese dell’UE per più di 3 mesi abbia la possibilità di chiedere un p.d.s. a tale paese mentre si trova ancora nel 1° paese dell’UE;
d. il/la soggiornante di lungo periodo che intende soggiornare in un 2° paese dell’UE per più di 3 mesi debba richiedere un v.d.i. a tale paese.
Infine, solamente per il caso dell’Italia, analizza:
e. le condizioni per ottenere lo status e il p.d.s. CE per soggiornanti di lungo periodo che ne deriva.
N.B. A causa di eventuali cambiamenti alle normative di trasposizione della direttiva, nei 12 Paesi dell'UE presi in considerazione dalla suddetta guida, si invita il/la lettore/lettrice ad aggiornarsi, attraverso le fonti più facilmente raggiungibili. Tra queste indichiamo l’indirizzo del sito web ufficiale: Europa - Il portale dell’Unione europea (EUR-Lex, L’accesso al diritto dell’Unione europea) in cui è possibile trovare un elenco delle misure di trasposizione della direttiva nei paesi dell’UE, periodicamente aggiornato.
Scarica le guide nelle varie lingue:
italiano
inglese
francese
spagnolo
arabo
serbo-croato
albanese
ucraino