Come funziona il Patto
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- ultima modifica 29/08/2012 12:04
La Regione Abruzzo, le quattro Province, tutti e 305 i Comuni. I numeri abruzzesi del Patto dei Sindaci volano alto ed è per questo che in Europa, l’Abruzzo, è considerato un modello. Un risultato raggiunto con l’impegno di tutti i livelli di governo territoriale a partire dalla Provincia di Teramo, fra le prime firmatari del “patto 20-20-20” . Questo il cuore del Patto che oggi, in Abruzzo, può contare su 35 milioni di finanziamento della Regione (POR FESR asse II energia).
I Comuni che aderiscono al Patto si impegnano formalmente ad andare oltre gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 al 2020 (oltre il 20% di riduzione).
Al fine di tradurre il loro impegno politico in misure e progetti concreti, i firmatari del Patto provvedono a preparare un Inventario di Base delle Emissioni (BEI) e a presentare un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP) in cui sono delineate le azioni principali che essi intendono avviare.
Le Province e le Regioni possono aderire al Patto in qualità di Strutture di Supporto, questa è stata la scelta delle quattro Province abruzzesi, mentre la Regione Abruzzo è stata accreditata come Ente coordinatore del Patto.
In particolare la Provincia di Teramo supporta i 47 Comuni del territorio, in questa fase, attraverso la redazione degli Inventari di Base delle Emissioni (BEI) e la realizzazione dei SEAP.
L’INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI (BEI)
Un Inventario di Base delle Emissioni (BEI) è la quantificazione di Anidride Carbonica (CO2) rilasciata per effetto del consumo energetico nel territorio di un Comune firmatario del Patto durante l’anno di riferimento, inoltre identifica le principali fonti di emissioni di CO2 ed i rispettivi potenziali di riduzione.
Per la redazione dei BEI dei Comuni della provincia di Teramo sono stati considerati i seguenti settori:
- Edifici, impianti, attrezzature, mezzi di trasporto e pubblica illuminazione dell’Amministrazione Comunale;
- Edifici residenziali;
- Edifici del settore terziario (uffici, banche, supermercati, ecc.)
- Trasporto pubblico locale;
- Trasporto locale privato e commerciale.
IL PIANO DI AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE (SEAP)
Un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile è un documento chiave in cui i firmatari del patto delineano in che modo intendono raggiungere l’obiettivo minimo di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2020 (almeno il 20,1% di riduzione).
Definisce le attività e gli obiettivi, valuta i tempi e le responsabilità assegnate.
I firmatari del Patto sono liberi di scegliere il formato del proprio SEAP, a condizione che questo sia in linea con i principi enunciati nelle Linee Guida predisposte dalla Commissione Europea.
Le azioni tipicamente previste in un SEAP riguardano:
- La produzione di energia da fonti rinnovabili;
- Le azioni di riduzione dei consumi e la lotta agli sprechi energetici;
- Le azioni relative al miglioramento dell’efficienza energetica;
- Le iniziative di comunicazione e di info-formazione rivolte ai cittadini;
- Le iniziative di carattere amministrativo che le Autorità Locali introducono nelle norme tecniche attuative di loro competenza.