"Quale Perdono"
- Info
- ultima modifica 23/11/2015 09:50
Teramo - Salotto Culturale"Prospettiva Persona", Via Nicola Palma 33, mercoledì 25 novembre ore 17.45
Data | (Europe/Rome / UTC100) |
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Dove | Teramo |
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di Giulia Paola Di Nicola e Attilio Danese
Il Salotto culturale "Prospettiva Persona" ( con patrocinio di Fondazione Tercas, Ministero per i Beni artistici culturali e turismo, Ufficio per il progetto culturale della Diocesi di Teramo Atri e Arciconfraternita SS. Annunziata) propone il tema "Quale perdono", a cura di Giulia Paola Di Nicolla e Attilio Danese. Nell'approssimarsi del Giubileo della misericordia si vuole riflettere sul tema del perdono da un punto di vista socio-antropologico, a partire dal libro Perdono...per dono.
Approfondimento Il perdono è solo una virtù cristianaesigente? E’ praticabile solo da santi ed eroi? Si tratta invece di una indispensabile virtù sociale, necessaria per non far perire la società nella lotta di tutti contro tutti, per tenere insieme differenze che restano potenzialmente conflittuali.Conoscono il valore del perdono tutte le società a partire dal potere della "Grazia", con cui un capo di Stato concede la libertà dalla pena ad una persona riconosciuta colpevole. Altre forme più blande di perdono sociale sitrovano nell’amnistia, nelle attenuanti generiche, nella prescrizione... Sul piano interpersonale esistono forme illusorie diperdono, da quello superficiale a quello ombelicale, a quello conveniente, impotente,black out, new age, minimalista,paternalista… Il perdono resta l’unica scelta coraggiosa in grado di ravvivare una relazione umana compromessa dall’offesa e dall’umiliazione, capace di riunire una famiglia al dilà della povertà quotidiana, di ridare speranza alla condizione del fallimento. Dalla famiglia lo sguardo si può allargare a tutti i rapporti sociali, alle società intere, alle relazioni tra i popoli e gli Stati, alle etnie diverse, ai popoli in guerra, al terrorismo.