Riccitelli - FRANCESCA DEGO, MARTIN OWEN E MARIA PERROTTA
- Info
- ultima modifica 15/10/2018 11:10
giovedì 28 marzo - Aula Magna Convitto Nazionale “M. Delfico” ore 21
Data |
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Riccitelli - FRANCESCA DEGO, MARTIN OWEN E MARIA PERROTTA
(Europe/Rome / UTC100)
28/03/2019 da 21:00 to 23:59
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Dove | Aula Magna Convitto Nazionale “M. Delfico” |
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Francesca Dego Artista Deutsche Grammophon dal 2012, nel 2008 prima violinista italiana ad
entrare in finale al Premio Paganini di Genova dal 1961 aggiudicandosi il premio speciale “Enrico
Costa” riservato al più giovane finalista. Regolarmente ospite delle più prestigiose orchestre
internazionali, con solisti e direttori del calibro di Salvatore Accardo, Gianluigi Gelmetti, Gabriele
Ferro, Bruno Giuranna, Paul Goodwin, Nir Kabaretti, Julian Kovatchev, Joel Levi, Jan Lisiecki,
Wayne Marshall, Diego Matheuz, Antonio Meneses, Domenico Nordio, Donato Renzetti, Daniele
Rustioni, e Xian Zhang, ospite di festival e stagioni concertistiche prestigiose in tutto il mondo
Riconosciuto come uno dei migliori cornisti di oggi, Martin Owen è il primo corno della BBC
Symphony Orchestra, prima della alla Philharmonic Orchestra. Regolarmente ospite dei più
prestigiosi festival internazionali, ha suonato in oltre 300 colonne sonore tra cui James Bond, Star
Wars, Harry Potter, Il Gladiatore e I Pirati dei Caraibi.
Maria Perrotta “Pianismo a metà perfetta fra il lussureggiante Alexis Weissenberg e il laser di
Glenn Gould” (N. Carusi, Libero); “Il suono è sgranato, la tecnica è clavicembalistica, il disegno
formale è nitido: se continua così, Maria Perrotta sembra destinata a diventare la Rosalyn Tureck
italiana” (E. Girardi, Corriere della Sera); “È una figura schiva e poco conosciuta, è uno dei veri
astri del pianismo mondiale… Nelle Variazioni Goldberg ella è all`altezza di Glenn Gould, di
Rosalyn Tureck.” (P. Isotta, Corriere della Sera). Importanti concorsi internazionali: "Rina Sala
Gallo" di Monza, il "Premio Encore! Shura Cherkassky" (2008) e il Concorso "J. S. Bach" di
Saarbrücken (2004), premio quest’ultimo che la impone sulla scena pianistica internazionale come
una significativa interprete bachiana, riscuotendo ampi successi di pubblico e di critica: «Maria
Perrotta sa sfruttare le risorse del pianoforte moderno senza incorrere in inesattezze stilistiche. Il
suono di vitrea trasparenza, la tessitura sempre percepibile, l’interessante articolazione della frase
hanno reso la musica di Bach in modo ideale» (Saarbrücker Zeitung).