Tre giorni con il CAI al "Parco Nazionale Del Pollino"
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- pubblicato 15/05/2014 10:23
16-11-18 maggio 2014 CAMMINO NEI PARCHI Un intreccio tra uomo e natura
Data |
https://old.provincia.teramo.it/eventi/in-cammino-nei-parchi-2014
Tre giorni con il CAI al "Parco Nazionale Del Pollino"
Dal 16/05/2014 - 00:00 al 18/05/2014 - 00:00
(Europe/Rome / UTC200)
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Il Parco Nazionale Del Pollino è la più grande area protetta di nuova istituzione in Italia. Interessa l'Appennino Meridionale Calabro-Lucano.
Spazia dal Tirreno allo Jonio, da Cozzo del Pellegrino a Serra Dolcedorme, dai Piani di Campolongo, di Novacco e di Lanzo, ai Piani del Pollino, dai fiumi Argentino e Abatemarco, alle gole del Lao e del Raganello, ai torrenti Peschiera e Frido. Il territorio, vasto ed incontaminato, custodisce endemismi rari ed eccezionali, come il pino loricato, l'aquila reale e il capriolo.
I luoghi naturali, coperti di vaste faggete, di neve, formati di rocce dolomitiche, di accumuli morend, di circhi glaciali, punteggiati di timpe, di grotte, si arricchiscono di siti paleontologici, come la Grotta del Romito e la Valle del Mercure, ed archeologici, risalenti alla colonizzazione greca, di Santuari, di Conventi, di Castelli, di Centri Storici, come Laino Castello, di ambienti di vita agropastorale, di feste popolari, di minoranze etnico-linguistiche di origine albanese del XV-XVI secolo.L'intera zona del parco è costituita dai Massicci del Pollino e dell'Orsomarso.
E' una catena montuosa dell'Appennino meridionale, a confine tra la Basilicata e la Calabria, immersa nel cuore del Mediterraneo. Ha vette tra le piu alte del Mezzogiorno d'Italia, coperte di neve per lunghi periodi dell'anno, da novembre a maggio.
Dalle sue cime, oltre i 2200 metri di altitudine sul livello del mare, si colgono, ad occhio nudo, ad ovest le coste tirreniche di Maratea, di Praia a Mare, di Belvedere Marittimo e ad est il litorale ionico da Sibari a Metaponto. La natura e la cultura del Pollino, il quadro globale e unitario del suo patrimonio fisico ed umano, multiforme e complesso, vasto e diverso, spaziano da valori naturalistici, geomorfologici, vegetazionali, botanici, faunistici, a valori paesaggistici, storici, archeologici, etnici, antropologici, culturali, scientifici, unici ed irripetibili.
La parte di natura più "prestigiosa" e più rinomata è fatta di rocce dolomitiche, di bastioni calcarei,
di pareti di faglia di origine tettonica, di dirupi, di gole profondissime, di grotte carsiche, di timpe di origine vulcanica, di inghiottitoi, di pianori, di prati, di pascoli di alta quota, di accumuli morenici, di circhi glaciali, di massi erratici.
L'Ambiente
Il territorio, di carattere prevalentemente montuoso, si compone di tre sistemi di rilievo principali che, tra il Mar Ionio e il Mar Tirreno, si levano fino alle quote più alte dell'Appennino meridionale.
Il Massiccio del Pollino, con le vette più alte del Parco: Serra Dolcedorme (2267 m), Monte Pollino (2248 m), Serra del Prete (2181 m), Serra delle Oavole (2127 m) e Serra di Crispo (2053 m).