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Gaber gaber

creato da Redazione web
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pubblicato 11/01/2016 10:17

Atri(Te) - Teatro Comunale Piazza Duomo sabato 16 gennaio 2016 ore 21.00

Data
https://old.provincia.teramo.it/eventi/gaber-gaber Gaber gaber
16/01/2016
da 21:00 to 23:00
(Europe/Rome / UTC100)
Dove Atri (TE)
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La Meccanica Delle Tende presenta

Gaber gaber

il teatro canzone con Massimiliano D'Aloiso

e con Antonino Calvarese: batteria Alessio Fratoni: contrabbasso Valerio Valerii: chitarre

Dopo lo straordinario successo riscontrato a Pineto (TE), lo spettacolo torna in Abruzzo ad Atri nello storico Teatro Comunale per rivivere ancora una volta l’emozione dell’opera di Giorgio Gaber. Attraverso lo spettacolo il pubblico rivivrà i più grandi successi di Giorgio Gaber da “Lo shampoo” a “La libertà”, passando per i monologhi più suggestivi come “La paura”, “L’America” e brani di grande impatto come “Il cancro” e “La presa del potere”; nello spettacolo il messaggio sociale e l’analisi attenta di un mondo sempre più povero di ideali sono eidenti nell’ironia e nella comicità pungente dei testi gaberiani. La messa in scena di “…GABERgaber” è il risultato di un attento lavoro di ricostruzione attoriale, storica e filologica del genere “teatro canzone”: la solitudine dell’attore sul palcoscenico, la struttura dialettica e l’alternanza di prosa e musica, l’essenzialità della scena. Tutto si gioca sulle corde della potenza evocativa della parola e del corpo, del gesto e della musica, del buio e della luce, del silenzio e del monologo. Non può sfuggire l’accostamento di un tale lavoro ai dettami tipici dell’antico teatro greco: ecco perché oggi, Gaber, può e deve essere considerato un classico del teatro. “Perché ho scelto di portare in scena Gaber (o meglio, il signor G)? Senza mettersi a fare della retorica sul contenuto della sua opera e senza star lì a puntualizzare quanto fosse geniale e penetrante, la questione è nel percorso. Soltanto considerandone l’aspetto artistico-attoriale, è un gigante, una montagna ardua da scalare. Ma chi ama la montagna sa che quando si arriva lassù, quando si è percorsa in tutti i suoi sentieri conoscendola e rispettandola, la vista ti restituisce tutto ciò che hai dato per compiere l’impresa. Interpretare Giorgio Gaber è così. Non lo si fa per affermarsi nell’ego ma per imparare qualcosa, per ricevere. Ed è questo piacere della scoperta che voglio comunicare al pubblico. Non importa se qualcuno ha salito la montagna più velocemente; conta il fatto di poterla condividere con passione e consapevolezza.” (M. D’Aloiso)

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