Festa della Sacra Spina
- Info
- pubblicato 18/02/2016 12:00
Vasto (Ch) - Parrocchia Santa Maria Maggiore domenica 13 marzo 2016 ore 18.00
Data |
https://old.provincia.teramo.it/eventi/festa-della-sacra-spina
Festa della Sacra Spina
Dal 13/03/2016 - 18:00 al 18/03/2016 - 20:00
(Europe/Rome / UTC100)
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Dove | Vasto (Ch) |
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Ogni anno, nel pomeriggio del venerdì precedente la Domenica delle Palme si svolge a Vasto una grande festa religiosa che culmina con una solenne processione che attraversa tutta la città.
Programma:
Dal 13 al 17 marzo 2016, alle ore 18,00, ''Quintena'' in preparazione alla solennità della Sacra Spina con Santa Messa e, al termine, canto dell'Ave Spina.
Venerdì 18 alle 18.00 solenne concelebrazione eucaristica. A seguire la processione per le vie del centro storico.
La Chiesa di Santa Maria Maggiore di Vasto conserva in un ostensorio una reliquia di particolare interesse, venerata dai fedeli, da secoli, sempre con fervore e dedizione. La reliquia è una delle spine della Corona che la tradizione riconduce alla passione di Cristo. Alla Corona, recuperata e poi donata da S. Luigi alla Cattedrale di Notre Dame di Parigi, nel corso dei secoli furono tolte molte spine donate, per particolari motivi, a Chiese e Santuari. Il privilegio della donazione toccò anche alla Chiesa di S. Maria Maggiore di Vasto. La Sacra Spina è legata direttamente alla famiglia d'Avalos e, in modo particolare, a Ferrante Francesco II d'Avalos che, in coincidenza con il Concilio Ecumenico di Trento (1545-1563), quale delegato del re di Spagna Filippo II, ebbe in dono la Spina con bolla del Pontefice Pio IV che ne certificava la donazione straordinaria. La bolla papale, purtroppo, andò distrutta in un incendio, divampato nella notte del 14-15 giugno 1645, che causò al tempio danni gravissimi. La sacra reliquia rimase indenne grazie al coraggio di uno schiavo turco che, sfidando coraggiosamente le fiamme, riuscì a raggiungere la nicchia, ove era custodita, e a portarla in salvo, ricevendone, come premio, la libertà. Un affresco del 1857 del vastese Andrea Marchesani, situato sulla volta della navata centrale, ricorda l'evento prodigioso.