Garibaldi e i Garibaldini dell'Abruzzo Teramano
- Info
- ultima modifica 19/11/2007 12:26
Inaugurazione Museo Archeologico, venerdì 23 novembre 2007, ore 16,00, Sala San Carlo
Nell'ambito delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi la Biblioteca Provinciale Dèlfico, l'Archivio di Stato, i Civici Musei, l'Istituto Superiore di Studi Musicali "G.Braga", con il patrocinio di Comune, Provincia e Prefettura di Teramo organizzano la mostra storico-documentaria
Garibaldi e i Garibaldini dell'Abruzzo Teramano
Inaugurazione
- ore 16,00. Saluto del Prefetto di Teramo, dott. Francesco Camerino
Sala San Carlo - Museo Archeologico
- ore 16,30. Arie del Risorgimento Italiano eseguite dalla Formazione Cameristica dell'Istituto Superiore Studi Musicali "G.Braga"
Sala San Carlo - Museo Archeologico
- ore 17,30. Apertura della mostra
Biblioteca Provinciale "M. Dèlfico"
La mostra resterà aperta fino al 26 gennaio 2008 e osserverà gli stessi orari di apertura della Biblioteca
La mostra
L'ampia documentazione che viene presentata nell'ambito della Mostra proviene da Istituti diversi presso i quali è confluita nel tempo attraverso percorsi altrettanto variegati. Tale ricchezza documentaria costituisce un carattere specifico delle Istituzioni culturali teramane che la detengono e che oggi rende possibile un così significativo allestimento espositivo.
Mentre per i fondi messi a disposizione dall'Archivio di Stato possiamo parlare di documenti confluiti naturalmente nell'istituzione a ciò deputata, attraverso versamenti di volta in volta messi in atto dalle varie articolazioni burocratico amministrative dello Stato pur nel mutare della forma istituzionale assunta nel tempo (Intendenza Borbonica, Prefettura, Questura, Gran Corte Criminale); per quelli provenienti dalla Biblioteca ci troviamo di fronte a manoscritti, carte a stampa, immagini e cimeli in larga parte confluiti attraverso donazioni e un programmato lavoro organizzatorio iniziato fin dagli anni '10 e culminato negli anni '30 del Novecento con la formazione di uno specifico "Fondo Risorgimento" che avrebbe dovuto - secondo il disegno dell'allora bibliotecario Luigi Savorini - documentare la partecipazione dell'Abruzzo Teramano alla nascita e affermazione del movimento nazionale inteso (secondo una particolare interpretazione storiografica, ma anche ideologica e politica) come processo assai lungo iniziato già a fine Settecento e conclusosi solo con la Prima Guerra Mondiale.
Di diversa provenienza sono i documenti - per lo più cimeli messi a disposizione dai Civici Musei di Teramo. Si tratta di oggetti (giubbe garibaldine, bandiere, nastri tricolori) che, raccolti in tempi diversi grazie anche alla disponibilità privata, avrebbero dovuto confluire all'interno della istituzione museale teramana in un erigendo Museo del Risorgimento. Da questo punto di vista la grande manifestazione di «Italia '61» rappresentò, nel primo centenario dell'Unità italiana, un momento culminante della collaborazione fra Enti e Istituzioni culturali teramani che, purtroppo, dopo quella occasione così felice, non condusse su questo terreno ai risultati pur auspicati. Oggi il Bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi rappresenta perciò un momento importante di rinnovata collaborazione e concreta possibilità di presentare nuovamente ad un vasto pubblico questa ricchezza iconografica e documentaria.
I film
tutti i mercoledì pomeriggio doppia proiezione a partire dal 28 novembre, ore 15 sala Audiovisivi
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1860 di Alessandro Blasetti, Italia, 1934, 82'
Un giovane patriota siciliano è inviato sul continente per dare notizie precise a Giuseppe Garibaldi che prepara la sua spedizione in Sicilia e per sollecitarne la partenza. La spedizione salpa da Quarto e sbarca a Marsala. Garibaldini e picciotti siciliani combattono insieme e vincono a Calatafimi: la liberazione della Sicilia dal dominio borbonico è cominciata. Tratto da un racconto di Gino Mazzucchi, autore della sceneggiatura con A. Blasetti ed Emilio Cecchi che lo produsse per la Cines e invitò il regista, prima delle riprese, a leggere Noterelle di uno dei Mille (1880) di G.C. Abba. Assai apprezzato dalla critica (ma non dal pubblico) dell'epoca, considerato dopo la guerra uno degli incunaboli del neorealismo, oggetto poi di una lunga polemica di carattere storicistico, messo in croce per le sue consonanze palesi o implicite con la propaganda del regime fascista (i 5 minuti che mancano dall'edizione originale ne contenevano i segni più grossolani), oggi il film conta per la sua severa asciuttezza stilistica (non senza influenze del cinema sovietico), la scoperta del paesaggio, la coraggiosa scelta di tipi e personaggi popolari, l'efficacia del montaggio, l'incombenza come eroe e demiurgo di Garibaldi che pur vi appare fisicamente soltanto in sei veloci inquadrature. Blasetti stesso ne curò, dopo la guerra, un'edizione tagliando quei 5 minuti, ma uscì col titolo I Mille di Garibaldi nel 1951. (da Il Morandini. Dizionario dei film)
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Un garibaldino al convento di Vittorio De Sica, Italia, 1942, 82'
Giovane garibaldino ferito ripara in un collegio femminile, dov'è curato da due fanciulle, di una delle quali s'innamora, corrisposto. Cadrebbe prigioniero tuttavia, se non arrivassero le camicie rosse di Nino Bixio. 3a regia di V. De Sica che s'è riservata la piccola parte di Nino Bixio, è un film medio assai piacevole che evita gli scogli del patetismo, raccontato con mano agile e leggera, molto curato tecnicamente e ben recitato. (da Il Morandini. Dizionario dei film)