Progetto Pilota 1
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- ultima modifica 23/04/2008 22:59
Il Catasto delle Strade nel Progetto Pilota della Provincia di Teramo
Il Ministro dei Lavori Pubblici con decreto del 1/6/2001 ha emanato le direttive tecniche per l'istituzione e l'aggiornamento del Catasto delle Strade, le cui caratteristiche sono le seguenti:
Natura cartografico-topologica: la rete stradale viene rappresentata topologicamente attraverso due livelli, il primo dei quali contenente le sole entità elementari "giunzione", "elemento stradale" e "area di traffico" e il secondo costituito da aggregazioni di entità elementari nelle entità complesse "strada" e "intersezione". Il sistema di riferimento proprio del Catasto si fonda sulla scansione giunzioni-elementi del primo livello di rappresentazione: per ogni elemento stradale il sistema di coordinate è costituto dalla sola ascissa curvilinea con origine in una delle due giunzioni di estremità. Le entità elementari sono georiferite (rispetto ad un sistema di riferimento scelto tra WGS84, ED1950 o ROMA40) attraverso l'insieme dei punti in asse utilizzati per il rilievo del tracciato con precisione metrica, che costitusce il cosiddetto "livello zero" del Catasto.
Contenuto prevalentemente geometrico: per ciascun elemento è definito un insieme ampio di attributi geometrici, quali larghezza della carreggiata e degli altri elementi della sezione, posizione degli accessi, delle pertinenze di servizio, degli impianti di illuminazione, delle opere ecc. che devono essere dati per tutto lo sviluppo dell'elemento stesso. Le incertezze ammesse sono molto restrittive; le larghezze, ad esempio, devono essere date, lungo l'elemento, per ogni variazione superiore ai 10 cm. Inoltre, l'insieme già di per sé notevole, degli attributi da considerare deve essere "suscettibile di ampliamento" per "contenere quegli elementi e notizie necessarie agli enti proprietari delle strade per corrispondere alle disposizioni del Codice ed alle esigenze di costituzione dell'Archivio Nazionale delle Strade".
- Compatibilità e integrabilità con i Catasti dei Terreni e dei Fabbricati: è un aspetto rilevante sia sotto il profilo dell'esazione e della fiscalità sia sotto il profilo cartografico. Le carte catastali hanno natura e finalità differenti da quelle di una carta tecnica nella quale si potrebbe ipotizzare, stanti le qualità metrologiche previste (precisione assoluta metrica e precisione intrinseca costante), l'inserimento del livello zero del Catasto delle Strade. Si tratta in sostanza di prevedere un insieme opportuno di punti doppi da riferire sia nel livello zero e nei livelli topologici del Catasto delle Strade sia nei Catasti dei Terreni e Fabbricati.
- Riferimento informativo per gli altri Sistemi Informativi Stradali quali "cartografie, dati di traffico, stato di conservazione delle opere d'arte, delle pavimentazioni e delle opere complementari, monitoraggi ambientali, segnaletica, ecc.". La standardizzazione dei contenuti e dei formati dell'informazione stradale di base costituisce l'ambizione e la sfida maggiore del Catasto delle Strade, se si considera la presenza dell'attuale vario e articolato scenario di realizzazioni nel settore, spesso solo parzialmente compatibili con le specifiche strutturali e metrologiche stabilite dal D.M. 1/6/2001.
Brevemente, esse sono: - la strutturazione topologica centrata sull' "elemento stradale" , di cui si è già detto;
- la precisione assoluta metrica del livello "zero" e l'incertezza decimetrica delle misure trasversali in attributo, di cui pure si è detto;
- la struttura tabellare relazionale delle informazioni trattate e l'obbligatorietà del formato GDF (Geographic Data Files) per lo scambio dei dati; quest'ultimo aspetto in particolare rileva per la conformità allo standard europeo di settore, stabilito dal Comité Européen de Normalisation (CEN) Technical Commitee 287.
La sperimentazione della Provincia di Teramo, avviata in seno al progetto pilota di Safety Audit della Val Vibrata e condotta con la supervisione scientifica del Centro di Eccellenza in Telegeomatica "Geonetlab" dell'Università di Trieste si estende agli aspetti topografico-cartografici e informatici implicati dall'istituzione di un Catasto delle Strade relativo ad una porzione della rete stradale provinciale e pienamente conforme alla normativa ministeriale.
L'attività sperimentale consta essenzialmente di due fasi:
- Acquisizione dei dati topografici con Mobile Mapping System;
- Restituzione del sistema informativo con successivo rendering cartografico.
Un Mobile Mapping System (MMS) è costituito in sostanza da un veicolo sul quale si montano un apparato traiettografico e un insieme di "sensori cartografici" (principalmente camere digitali, ma anche distanziometri, inclinometri, sensori ambientali ecc.: gli apparati cioè che forniscono i dati effettivamente impiegati nell'elaborazione cartografica) le cui misure vengono associate alle soluzioni posizionali fornite dal sottosistema traiettografico. La qualità (esattezza e precisione) delle soluzioni posizionali, la qualità delle prese fotogrammetriche e la qualità del georiferimento (cioè dell'associazione tra le misure fotogrammetriche e le misure traiettografiche) sono gli elementi chiave per un MMS. Il centro Geonetlab ha messo a punto un sistema denominato GIGI (GPS Integrated with Glonass and Inertial system) in grado di ottenere anche in tempo reale soluzioni traiettografiche di alta qualità (altissima precisione intrinseca e accuratezza assoluta submetrica) in base alla fusione di dati GNSS (Global Navigation Satellite System), inerziali e odometrici effettuata dal sottosistema Applanix di bordo. Il veicolo monta inoltre una coppia di camere digitali le cui prese sono sincronizzate con le soluzioni posizionali. L'elaborazione dei dati comporta essenzialmente le seguenti attività: preparazione del sistema (taratura Applanix, definizione del sistema geometrico di riferimento istantaneo del veicolo e calibrazione delle camere), raccolta dei dati su percorso, trattamento fotogrammetrico digitale delle immagini, classificazione dei dati, trasformazione di sistema e coordinate e restituzione dell'informazione finale. Sono stati condotti esperimenti finalizzati alla valutazione della qualità delle misure della sezione dell'elemento stradale ottenute per raddrizzamento fotogrammetrico ed è stato verificato il rispetto delle specifiche ministeriali nelle effettive condizioni operative. La maggiore attrattiva dell'impiego dei MMS consiste nell'alta produttività del rilievo. Il tracciato stradale oggetto della sperimentazione è stato semplicemente percorso dal veicolo nei due sensi di marcia con i sensori in funzione, e questo ha concluso l'attività sul campo. Particolare attenzione è stata data al rilievo delle giunzioni al fine della corretta generazione delle topologie di rete.
Il secondo obiettivo della sperimentazione consiste nell'effettiva compilazione di un Catasto delle Strade con sovrapposizione di almeno uno stralcio di Sistema Informativo Stradale, al fine di verifica complessiva del sistema e della sua usabilità. E' stato eseguito il progetto informativo del sistema e si è provveduto alla compilazione delle tabelle relazionali previste dalla normativa ministeriale con i dati ottenuti dall'elaborazione sopra esposta. E' stata messa a punto ed impiegata una procedura di elaborazione dei dati, finalizzata tra l'altro alla generazione del formato di scambio GDF. Sono stati condotti interfacciamenti con sistemi Desktop GIS e Web GIS per il rendering delle informazioni.