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Lettera del Presidente della Provincia

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ultima modifica 23/04/2008 22:59

Progetto Pilota di Sicurezza delle infrastrutture stradali

La nostra riflessione sulla sicurezza stradale è partita da un'amara constatazione rimandataci dai freddi numeri: la provincia di Teramo, in Abruzzo, è quella dove si registra il maggior numero di incidenti mortali. Paradossalmente, a questo risultato nefasto, contribuisce proprio la presenza di una fitta rete di strade provinciali e quindi di arterie ampie e con una buona percorribilità. Siamo anche la Provincia che gestisce il più alto numero di strade: circa 2100 chilometri.

Abbiamo avvertito la necessità di affrontare questo problema per quello che è: un fenomeno complesso che coinvolge diverse professionalità e diverse competenze e che è strettamente correlato alla capacità della pubblica amministrazione di dialogare con il cittadino per persuaderlo a comportamenti corretti scoraggiando quelli dannosi. Vi era la necessità, quindi, di creare una struttura di coordinamento estremamente professionale che andasse oltre la logica della manutenzione e dei lavori pubblici per diventare punto di riferimento sia nella rilevazione dei dati che nella gestione degli interventi.

Abbiamo partecipato al bando del Ministero dei Trasporti con il progetto "Safety Audit - miglioramento della sicurezza stradale nella Val Vibrata" e siamo partiti con un intervento pilota che intendiamo far diventare modelloIn questi mesi di lavoro, in collaborazione con la Prefettura, le Polizie stradali, l'Università degli Studi di Roma "la Sapienza" e valenti collaboratori esterni, abbiamo avuto la conferma che gli obiettivi posti dall'Unione Europea - riduzione del 50% del numero dei morti per incidenti stradali - possono essere raggiunti solo concertando fra diversi soggetti istituzionali le azioni da intraprendere, dotandosi di nuovi strumenti e formando specifiche professionalità.

Abbiamo puntato sull'innovazione, tecnologica e formativa, per individuare un nuovo modello di intervento: dalla costituzione di una banca dati alla gestione informatizzata e on-line delle informazioni come delle segnalazioni. Abbiamo costituito un nuovo settore - Ufficio Traffico e Sicurezza Stradale -che si occuperà in maniera stabile di gestire e coordinare gli interventi -; abbiamo individuato i punti critici, rispetto a transitabilità e sicurezza, del tratto di strada, una ex statale, dove è stato sperimentato il progetto-pilota. Con una serie di corsi, infine, al quale hanno partecipato non solo dipendenti dell'ente ma anche tecnici e professionisti di altre istituzioni territoriali, abbiamo trasferito competenze sugli strumenti per l'individuazione del rischio e sulla progettazione delle azioni e degli interventi. Lo abbiamo fatto nella consapevolezza che è indispensabile individuare un modello ma sappiamo che non sarà sufficiente, da solo, a invertire la tendenza.

Dobbiamo trasformare, quelle che sono informazioni e competenze professionali, in un sentire diffuso; dobbiamo entrare nelle scuole e lavorare con i giovani e gli insegnanti per aumentare la percezione del rischio e del pericolo insiti nella guida non accorta; dobbiamo instaurare un filo diretto con i cittadini affinchè la piena sicurezza stradale possa realizzarsi anche con la loro collaborazione; dobbiamo, infine, continuare a lavorare sulla formazione di tecnici e progettisti perché sempre più le strade vengono pensate non solo come uno strumento "trasportistico" ma come rete di comunicazione sulla quale viaggiano persone e non solo macchine e che mette in relazione luoghi e culture non solo agglomerati. In questo modo, sin dalla progettazione, si alzerà il livello di attenzione verso le problematiche della sicurezza ma anche verso una nuova cultura della infrastrutturazione, attenta al territorio inteso come un connubio inscindibile fra comunità e ambiente.

 


Presidente della Provincia di Teramo      
 

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