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Acque sotterranee

Sommario

Risorsa Acqua e linee elettriche

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Avviso

Approvato Regolamento Regionale Acque
Si comunica che dalla data del 03 marzo 2008 è entrato in vigore il Regolamento Regionale Acque  di cui al Decreto 13.08.2007, n. ...

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Competenze

PROVINCIA DI TERAMO - SETTORE B12 - EMERGENZA - ALLUVIONE - VIABILITA' - URBANISTICA (Piccole Derivazioni Acque - Linee Elettriche) P.zza Martiri Pennesi n. 29 - 64100 ...

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Acque pubbliche

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Acque superficiali

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Acque sotterranee

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Usi dell'acqua

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Normativa

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Depositi cauzionali

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Spese istruttorie

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Canoni

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Contributo idrografico

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Autorizazzioni linee elettriche

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PROVINCIA DI TERAMO - SETTORE B12 - EMERGENZA - ALLUVIONE - VIABILITA' - URBANISTICA

(Piccole Derivazioni Acque - Linee Elettriche)

P.zza Martiri Pennesi n. 29 - 64100 TERAMO -  Tel: 0861.243869 - Fax: 0861.253484


 

 

ACQUE SOTTERRANEE

Le acque sotterrane sono contenute in acquiferi dove per acquifero si intende un insieme di rocce o terreni tali da consentire l'assorbimento, l'immagazzinamento, il deflusso e la restituzione (o estrazione) di acque sotterrane in quantità apprezzabili. L'acquifero è costituito da una o più falde idriche le quali si distinguono in:

  1. Confinate, se sia alla base che al tetto presentano terreni o rocce impermeabili, quindi si parla di falde artesiane o in pressione;
  2. Libere (in quanto lo spessore della falda può oscillare), se solo alla base presentano terreni o rocce impermeabili. In questo caso vengono dette anche falde freatiche.

La captazione delle acque sotterranee può avvenire sia in corrispondenza di sorgenti (attraverso bottini di presa, trincee drenanti, gallerie drenanti, …), oppure mediante la perforazione di pozzi e l'utilizzo di pompe per la derivazione di acque di falda.

 

CONCESSIONE DI DERIVAZIONE USI VARI

Per derivare le acque sotterranee sul proprio terreno o sul terreno altrui, chiunque (soggetto pubblico o privato) deve chiedere la concessione di derivazione a meno che nonsi tratti di uso domestico (vedi sotto).

La concessione a derivare acqua può essere richiesta per vari usi (vedi usi dell'acqua), con il pagamento di un canone annuo e di altri oneri concessori (vedi canoni, spese istruttorie, depositi cauzionali e contributo idrografico).

Le fasi principali del procedimento per il rilascio della concessione a derivare acqua pubblica sono le seguenti:

1. presentazione della domanda alla Provincia di Teramo e all'Autorità di Bacino territorialmente competente (Autorità di Bacino della Regione Abruzzo o del fiume Tronto); 

2. Acquisizione dei pareri previsti;

3. Fase di istruttoria;

4. Pubblicazioni;

5. Sopralluogo;

6. Relazione d'istruttoria con espressione del parere dell'ufficio;

7. Firma del disciplinare;

8. Registrazione dell'atto;

9. Provvedimento di concessione;

10. Eventuale collaudo.

La domanda deve essere redatta secondo i modelli predisposti dall'ufficio e scaricabili da questo sito nella modulistica.

N.B.: La concessione è rilasciata per un periodo massimo di 30 anni, o di 40 anni per uso irriguo e per la piscicoltura, e può essere rinnovata.


DERIVAZIONE USO DOMESTICO

L'estrazione e la libera utilizzazione (tramite pozzo) è riservata al proprietario di un fondo che deriva acque sotterranee per uso domestico (art. 93 - R.D. n. 1775/1933).

Sono ricompresi negli usi domestici: l'innaffiamento di giardini ed orti inservienti direttamente al proprietario ed alla sua famiglia e l'abbeveraggio del bestiame (ovvero l'utilizzo dell'acqua non deve essere connessa ad un'attività economico/remunerativa). Non possono essere scavati pozzi ad uso domestico all'interno delle fasce di rispetto dei pozzi pubblici.

Nell'uso domestico è ricompresa la raccolta di acque piovane in invasi e cisterne al servizio di fondi agricoli o di singoli edifici (comma 2 art. 17  R.D. n. 1775/1933 e ss.mm. e ii.).

In questo caso non viene rilasciata una concessione, ma solo un nulla-osta. Il proprietario del fondo deve, comunque, inoltrare una richiesta utilizzando il modello predisposto dall'ufficio e scaricabile da questo sito nella modulistica.



RICERCA ACQUE SOTTERRANEE

Per poter procedere alla ricerca di acque sotterranee o alla escavazione di un pozzo deve essere inoltrata la domanda per ottenere l'autorizzazione per la ricerca (ai sensi dell'art. 92 R.D. n ° 1775/1933).
Le fasi principali del procedimento sono le seguenti:

1. Presentazione della domanda alla Provincia di Teramo;

2. Acquisizione dei pareri previsti;

3. Esame delle documentazione;

4. Rilascio del nulla osta da parte del dirigente;

5. Comunicazione inizio lavori;

6. Comunicazione fine lavori;

7. Presentazione dei risultati ottenuti.

La domanda deve essere redatta secondo i modelli predisposti dall'ufficio e scaricabili da questo sito nella modulistica.

Il richiedente, dopo aver comunicato gli esiti della ricerca e i quantitativi di acqua scoperta, per poter utilizzare (derivare) l'acqua scoperta deve quindi presentare istanza per ottenere la concessione di derivazione.

IMPORTANTE

Qualora le perforazioni per ricerche idriche superano i 30 metri di profondità dal piano di campagna, la Ditta (in solido con l'impresa esecutrice) è obbligata all'osservanza della legge n. 464/84 e quindi, utilizzando esclusivamente l'apposita modulistica reperibile dal sito internet, a trasmettere all'ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale - via Vitaliano Brancati, 48 - 00144 Roma, protocollo.ispra@ispra.legalmail.it, comunicazioni di inizio (Mod. 1), eventuali sospensioni (Mod.2), riprese (Mod.3) e fine indagine (Mod. 4 e 4 bis).

L'inosservanza della sopracitata legge 464/84 è sanzionabile con ammenda da euro 258,23 ad euro 2.582,28.

Sito modulistica: http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicita-legale/adempimenti-di-legge/trasmissione-informazioni-legge-464-84/istruzioni-per-linvio

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