La mediazione culturale
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- ultima modifica 24/04/2025 15:15
LA MEDIAZIONE CULTURALE: UN TENTATIVO DI DEFINIZIONE
La presenza variegata e significativa degli immigrati in Italia ha creato, nell'organizzazione dei servizi, bisogni nuovi e la necessità di sviluppare nuove competenze, in grado di rispondere alle istanze dei cittadini stranieri, favorendone l'integrazione.
A tal proposito, da diversi anni, sia a livello nazionale, sia a livello locale, si stanno realizzando diverse esperienze di mediazione culturale, senza che ci sia stata in effetti una definizione di tale professionalità.
Il significato della mediazione interculturale
La mediazione interculturale rappresenta una funzione utile e necessaria per agevolare il processo di integrazione degli immigrati e di mutamento sociale della società di accoglienza. Va considerata come "ponte" fra le due parti, favorendo così la conoscenza reciproca di culture, valori, tradizioni, diritto e sistemi sociali, in una prospettiva di interscambio e di arricchimento reciproco. La mediazione interculturale va, inoltre, considerata come dimensione costante delle politiche di integrazione sociale, sia per l'accesso degli stranieri all'esercizio dei diritti fondamentali sia per la trasformazione della nostra società, con l'incontro di culture diverse che si mescolano e si modificano reciprocamente.
Le finalità dei processi di mediazione interculturale possono essere così riassunte:
- rimuovere gli ostacoli culturali che impediscono la comunicazione tra i servizi/istituzioni italiani e utenza straniera;
- promuovere un più esteso e razionale utilizzo dei servizi e delle istituzioni italiane da parte dell'utenza straniera;
- migliorare la qualità e l'adeguamento delle prestazioni offerte dai servizi italiani all'utenza straniera;
- favorire l'integrazione sociale della popolazione immigrata nella comunità locale, nei servizi sociali, nelle istituzioni scolastiche e culturali, nel settore della sanità e del mondo del lavoro;
- promuovere azione di sostegno culturale alla mediazione sociale nelle situazioni di conflitto tra le comunità immigrate e le istituzioni italiane;
- individuare opportunità e percorsi positivi di prevenzione e superamento dei conflitti.
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La presenza variegata e significativa degli immigrati in Italia ha creato, nell'organizzazione dei servizi, bisogni nuovi e la necessità di sviluppare nuove competenze, in grado di rispondere alle istanze dei cittadini stranieri, favorendone l'integrazione.
A tal proposito, da diversi anni, sia a livello nazionale, sia a livello locale, si stanno realizzando diverse esperienze di mediazione culturale, senza che ci sia stata in effetti una definizione di tale professionalità.
Il significato della mediazione interculturale
La mediazione interculturale rappresenta una funzione utile e necessaria per agevolare il processo di integrazione degli immigrati e di mutamento sociale della società di accoglienza. Va considerata come "ponte" fra le due parti, favorendo così la conoscenza reciproca di culture, valori, tradizioni, diritto e sistemi sociali, in una prospettiva di interscambio e di arricchimento reciproco. La mediazione interculturale va, inoltre, considerata come dimensione costante delle politiche di integrazione sociale, sia per l'accesso degli stranieri all'esercizio dei diritti fondamentali sia per la trasformazione della nostra società, con l'incontro di culture diverse che si mescolano e si modificano reciprocamente.
Le finalità dei processi di mediazione interculturale possono essere così riassunte:
- rimuovere gli ostacoli culturali che impediscono la comunicazione tra i servizi/istituzioni italiani e utenza straniera;
- promuovere un più esteso e razionale utilizzo dei servizi e delle istituzioni italiane da parte dell'utenza straniera;
- migliorare la qualità e l'adeguamento delle prestazioni offerte dai servizi italiani all'utenza straniera;
- favorire l'integrazione sociale della popolazione immigrata nella comunità locale, nei servizi sociali, nelle istituzioni scolastiche e culturali, nel settore della sanità e del mondo del lavoro;
- promuovere azione di sostegno culturale alla mediazione sociale nelle situazioni di conflitto tra le comunità immigrate e le istituzioni italiane;
- individuare opportunità e percorsi positivi di prevenzione e superamento dei conflitti.
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