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Molestie sessuali sui luoghi di lavoro e reinserimento lavorativo delle vittime: approvato emendamento presentato da Titti Di Salvo

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ultima modifica 28/12/2017 09:20

Nella notte del 20 dicembre 2017 la Commissione Bilancio della Camera ha approvato in via definitiva l'emendamento  in cui è contenuta la proposta di legge: “Disposizioni per la tutela della dignità e della libertà della persona contro le molestie sessuali nei luoghi di lavoro”, che la parlamentare Titti Di Salvo, prima firmataria, aveva depositato alla Camera in occasione del 25 novembre “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”.

"Un vero e proprio regalo - dichiara la consigliera di parità supplente, Monica Brandiferri -  quello che nell’ultima seduta il Governo, prima dello scioglimento delle Camere da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha voluto fare a chi subisce e denuncia molestie sessuali nei luoghi di lavoro: infatti la lavoratrice che denuncia non potrà più essere sanzionata, demansionata, licenziata, trasferita o sottoposta a misure discriminatorie di qualunque sorta. Non bisogna dimenticare che solo lo 0,7% delle donne che è stato oggetto di molestie o di ricatti a sfondo sessuale sul luogo di lavoro denuncia, perché sino ad oggi non esistevano specifiche norme in supporto alle vittime, costrette troppo spesso ad abbandonare il posto di lavoro o a convivere con molestie e ricatti.

Monica Brandiferri, inoltre, ricord che è stato approvato un altro importante strumento, sempre in Commissione Bilancio alla Camera, prima firmataria, Veronica Tentori, per favorire l’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza e dare loro l’opportunità di ricostruirsi un’indipendenza economica, aiutandole ad uscire dal dramma. Dal prossimo 1 gennaio, infatti, alle cooperative sociali che nel 2018 assumeranno a tempo indeterminato donne vittime di violenza di genere potrà essere riconosciuto un contributo finalizzato a sgravi sulle aliquote per l’assicurazione obbligatoria previdenziale e assistenziale per un periodo massimo di 36 mesi. Per questa misura è stato stanziato un milione di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020…“un altro tassello importante perché le donne vittime di violenza non siano lasciate sole” sottolinea la Consigliera di Parità.

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